Gestione del rischio, il futuro passa dalla tecnologia

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Dai dati alle reti multifunzione, dal sistema informatico di Agea al lavoro del sistema dei Condifesa per la formazione. La gestione del rischio sale sul treno dell'innovazione

Dalle immagini satellitari che riescono a tratteggiare con una precisione centimetrica gli appezzamenti dei terreni alle mappe di vigore capaci di dare informazioni puntuali sullo stato vegetativo delle colture, passando per sistemi informatici in grado di elaborare una grande quantità di dati e restituire agli imprenditori agricoli allerte o consigli sulle azioni più idonee da compiere, fino ai dispositivi antigelo e alle reti antinsetto, antipioggia e antigrandine per proteggere i frutteti. Sono solo alcune delle tecnologie in grado di aiutare gli agricoltori nella complessa partita della gestione del rischio. Supporti per la difesa attiva che, insieme alle polizze agevolate e ai fondi mutualistici, devono diventare strumenti di lavoro delle aziende agricole e non più degli optional.

Di questo si è parlato al convegno Pac 2023-2027: tra gestione del rischio e necessità di innovazione tecnologica organizzato da Asrecodi Emilia-Romagna in collaborazione con Asnacodi Italia a Eima 2021.

Nel 2021 valori assicurati in crescita

E se il 2021 sarà ricordato come un anno complicato dal punto di vista dei danni provocati dagli eventi climatici avversi, ha anche fatto segnare un aumento dei valori assicurati per le produzioni vegetali all'interno del sistema Asnacodi Italia-Condifesa del 6,3% rispetto al 2020. Si tratta di 5,273 miliardi di euro. Un segnale che il lavoro di sensibilizzazione verso gli agricoltori sulla necessità di sfruttare gli strumenti assicurativi agevolati sta dando i suoi frutti. Del resto gli effetti del cambiamento climatico impongono alle istituzioni e al settore primario scelte nette e rapide per tutelare le produzioni agricole italiane, difendere le quote di mercato e il reddito degli imprenditori agricoli.

Un potenziale da sfruttare

Durante il dibattito il presidente di Asrecodi Claudio Morselli ha ricordato come l'agricoltura dell'Emilia-Romagna e in particolare la frutticoltura negli ultimi anni abbia pagato un prezzo molto alto agli eventi climatici avversi e agli attacchi dei parassiti. La dirigente responsabile del servizio competitività delle imprese agricole e agroalimentare Regione Emilia-Romagna Giuseppina Felice ha fatto una carrellata sugli interventi messi in campo dall'ente per supportare le aziende agricole. Nove i milioni di euro stanziati per la posa di reti antinsetto, oltre a due bandi per l'installazione di impianti antibrina con 10 milioni a disposizione.

Il presidente di Ismea Angelo Frascarelli ha ricordato che nella nuova Pac 2023-2027, anche grazie all'impegno dell'Italia è stato aumentata dall'1 al 3% la quota dei fondi del primo pilastro da destinare alla gestione del rischio. La direttirice del coordinamento di Agea Silvia Lorenzini ha illustrato le potenzialità del Sian sul fronte della digitalizzazione dei dati e le ricadute positive che può avere anche per la gestione del rischio.

Il direttore di Asnacodi Italia Andrea Berti ha sottolineato il lavoro che la rete dei Condifesa sta portando avanti per sensibilizzare gli imprenditori agricoli sulle tematiche della gestione del rischio e sulla formazione. A seguire, il responsabile impiantistica e plastiche di Consorzi Agrari d’Italia Andrea Rossi ha fatto una carrellata sulle reti multifunzionali per proteggere le colture da grandine, insetti e pioggia. In chiusura, il presidente di Asnacodi Albano Agabiti ha lodato il lavoro dei Condifesa e, pur senza nascondere alcune difficoltà che il settore si trova ad affrontare per l'aumento esponenziale degli eventi avversi, ha auspicato un futuro positivo grazie proprio ai nuovi strumenti tecnologici a disposizione.

Gestione del rischio, il futuro passa dalla tecnologia - Ultima modifica: 2021-10-25T00:09:43+02:00 da Simone Martarello

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