Un accordo bilaterale Ue-Usa che consenta di evitare l'aggiunta di dazi negli scambi commerciali internazionali come quelli che entreranno in vigore dal 18 marzo 2020 e che dall'ottobre 2019 hanno maggiorato del 25% i dazi sulle esportazioni italiane di formaggi, salumi, agrumi, succhi e liquori destinate al mercato Usa.
E’ la proposta lanciata dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in vista della riunione del Consiglio Affari Generali (Commercio) della Ue, in programma il 12 marzo a Bruxelles: «Eliminare tutti i dazi aggiuntivi introdotti negli scambi commerciali internazionali. Sarebbe un modo immediato e diretto per sostenere il commercio e l’attività economica in uno scenario che è diventato particolarmente difficile su scala mondiale».
La riunione dovrà infatti fare il punto anche sull’impatto dell’epidemia di Covid-19 sulle catene di approvvigionamento, sui flussi commerciali a livello mondiale, nonchè sulle relazioni commerciali con gli Stati Uniti.
Accordo bilaterale Ue-Usa
«La riunione del Consiglio Ue – aggiunge Giansanti – anticipa di qualche giorno la missione negli Usa del commissario al commercio, Phil Hogan. L’obiettivo della missione è quello di raggiungere un accordo bilaterale che consenta di bloccare l’inasprimento delle tariffe doganali».
Confagricoltura ricorda che il 18 marzo aumenteranno dal 10 al 15% i dazi statunitensi sulle importazioni del settore aereonautico dalla Ue. L’aumento rientra nel quadro del contenzioso sugli aiuti pubblici al consorzio Airbus. Dallo scorso mese di ottobre sono stati imposti dazi aggiuntivi del 25% sulle esportazioni italiane di formaggi, salumi, agrumi, succhi e liquori destinate al mercato Usa.
Maggio 2020: decisione su nuovi dazi Usa
«A maggio - sottolinea Giansanti - sono previste nuove decisioni da parte dell’amministrazione di Washington che potrebbero colpire ulteriormente anche il nostro settore agroalimentare”. Secondo il presidente di Confagricoltura “l’impatto economico dell’emergenza sanitaria dovrebbe indurre a mettere da parte le guerre commerciali, per concentrare l’attenzione sul sostegno alle attività produttive.»
Necessario garantire movimentazione merci in Italia
Sul piano interno, Giansanti ha ribadito che è essenziale garantire la continuità dell’attività produttiva relativamente alla movimentazione delle merci, alla disponibilità dei consumi intermedi e alla presenza della forza lavoro, tenendo anche conto del prossimo avvio delle operazioni di raccolta.