Giovani e biologico, agricoltori siciliani sul piede di guerra

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Massimo Piacentino, Coldiretti Palermo
Gli imprenditori agricoli lamentano le lentezze di Palazzo D'Orléans nell'erogazione dei fondi Psr, soprattutto per quanto riguarda le misure relative all'insediamento dei giovani in agricoltura e per il biologico. La Regione ha promesso risposte entro i primi di agosto
Se la Regione non manterrà le promesse sono pronti a scendere di nuovo in piazza gli agricoltori siciliani, replicando quanto fatto nelle scorse settimane, quando in diecimila (secondo le stime degli organizzatori) a piedi o sui trattori sono arrivati da ogni angolo dell'isola per sfilare lungo le vie del centro di Palermo. A convincere la Coldiretti a scendere in piazza è stata la palude, l’immobilismo, i tempi troppo lunghi della burocrazia. Quella che, si legge in un comunicato dell’organizzazione professionale, sta uccidendo le iniziative imprenditoriali dei giovani.

Giovani, 4.600 domande in attesa

«La lentezza con cui vengono emanati e analizzati i bandi del Programma di Sviluppo Rurale sono estenuanti - sottolinea il presidente regionale di Coldiretti Francesco Ferreri - e sono circa 5mila i giovani che hanno presentato la richiesta di insediamento che aspettano ancora di sapere se potranno o no avviare la propria azienda».
Entro i primi di agosto la Regione ha promesso che sarà pubblicata la graduatoria per la misura 6.1 che contiene il "Pacchetto Giovani", attesa da oltre un anno. La dotazione finanziaria ammonta a circa 65 i milioni di euro e, secondo le stime di Coldiretti, dovrebbe soddisfare un migliaio di richieste. «Se la giunta Musumeci non fornirà le risposte che abbiamo chiesto siamo pronti a scendere nuovamente in piazza - minaccia il delegato giovani e impresa di Coldiretti Sicilia Massimo Piacentino (nella foto sopra) - per tanto tempo gli agricoltori siciliani hanno vissuto con rassegnazione il malgoverno delle istituzioni, ma da un po' di tempo il vento è cambiato e c'è voglia di lottare».
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Il corteo degli agricoltori lungo le vie di Palermo

Biologico, oltre 400 milioni in stand by

Ma la questione giovani non è l’unico tema che ha spinto Coldiretti Sicilia a scendere in piazza. Per la misura 4.1 (sostegno agli investimenti alle aziende agricole) l’iter è partito nel 2016 con la pubblicazione del bando e solo due giorni prima della manifestazione di piazza è stata pubblicata la graduatoria definitiva. Ma per sbloccare i 100 milioni di euro messi a bando bisognerà aspettare i decreti, confidando nell’assenza di eventuali ricorsi. L’inefficienza della macchina burocratica, denuncia Coldiretti, riguarda anche la misura 11 (agricoltura biologica) con una dotazione finanziaria iniziale di 417 milioni. Ad oggi per il bando per il 2015 è stato pagato circa il 50% dei produttori ma sola prima annualità e cioè il 2015. In sostanza, non sono state erogate neanche tutte le somme del cosiddetto trascinamento e cioè quelle spettanti per gli anni passati. Il motivo di tanto ritardo è ignoto. Di certo c’è il rimpallo di responsabilità tra Regione e Agea.
Coldiretti poi punta il dito sul tema della concertazione (non si può decidere tutto senza il confronto con le parti in causa) e «temi emergenti del settore come per esempio l’Ocm vino o il prezzo dell’acqua erogata dai Consorzi di Bonifica che ha raggiunto un prezzo così elevato da far impallidire anche i gioiellieri».
Sotto accusa anche un sistema che non ha previsto un serio piano antincendi e l’assenza di politiche per la prevenzione e i controlli sulle importazioni con il grano siciliano venduto a prezzi da fame.
Giovani e biologico, agricoltori siciliani sul piede di guerra - Ultima modifica: 2018-07-10T14:23:26+02:00 da Simone Martarello

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