Conferma dei fondi per i contratti di filiera grano duro-pasta per 2019, 2020, 2021 e 2022. Ma anche l'impostazione di un prezzo unico nazionale, investimenti per rinnovare i siti di stoccaggio, per la comunicazione e l'impegno per trovare soluzioni che limitino gli effetti del cambiamento climatico e aumentino la sostenibilità delle coltivazioni. Questi i temi principali toccati dalla ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova nell'incontro al Mipaaft con i rappresentanti della filiera grano duro-pasta.
Contratti di filiera, 10 milioni l'anno fino al 2022
«Parto dai contratti di filiera per dirvi che nella legge di bilancio abbiamo stanziato complessivamente 30 milioni di euro dal 2020 al 2022 per l'aiuto de minimis per il grano - ha detto Bellanova - cui si aggiungono 10 milioni di euro per il 2019 che copriamo con risparmi sul bilancio del Ministero».
Più che di una novità assoluta si tratta della conferma dello stanziamento di fondi già annunciato, ma è comunque un passaggio importante per gli imprenditori agricoli alle prese con redditività sempre più risicate per il grano duro e superfici in calo.
Grano duro, via al test sul prezzo unico nazionale
«Sul prezzo - ha proseguito la ministra - stiamo per avviare la sperimentazione per un prezzo indicativo nazionale attraverso lo strumento della Commissione unica, mentre per quanto concerne la trasparenza sull'origine di certo non vogliamo fare passi indietro rispetto all'obbligo di indicazione in etichetta dell'origine del grano in vigore fino al 2020. È un provvedimento che garantisce informazioni trasparenti al consumatore e può aiutare a valorizzare proprio i rapporti tra chi trasforma e chi coltiva».
Finanziamenti per la promozione
Per quanto riguarda la campagna di comunicazione per la pasta, per sensibilizzare i consumatori sull'importanza del lavoro che si fa per avere un prodotto così buono, la ministra ha precisato: «Vi abbiamo destinato un milione di euro e riteniamo che sul messaggio comunicativo e sui contenuti della campagna debba essere il gruppo operativo di questo tavolo a lavorare. Così come un nostro impegno assoluto - ha aggiunto - è quello della lotta agli sprechi alimentari e al sostegno agli indigenti: lavoriamo per azzerare lo spreco, chiedo a tutti i livelli di intervenire su questo aspetto».
Siti di stoccaggio da rinnovare
«I siti di stoccaggio in Italia sono ormai da rinnovare - ha detto Bellanova - se vogliamo fare grande qualità non possiamo non innovare. Se guardiamo in prospettiva in 10 anni possiamo pensare di rinnovare molte strutture con un'utile collaborazione tra pubblico e privato. Allo stesso tempo - ha evidenziato - dobbiamo investire sull'agricoltura di precisione e sulla ricerca. Infine, il futuro di questa filiera dipende anche dalla sua capacità di adattamento alla crisi climatica, così come da quella di abbassare il proprio impatto ambientale. Sappiamo di molte sperimentazioni in corso, crediamo che questo tavolo possa aiutare anche nello scambio di esperienze e nell'indirizzare dove serve gli sforzi della ricerca pubblica».
Soddisfazione per le parole e i progetti annunciati da Bellanova è stata espressa da Coldiretti e Copagri.