Si avvicina la IX edizione dell’International Strawberry Symposium, evento internazionale dedicato alle fragole, in programma a Rimini dal 2 al 6 maggio 2020, organizzato dall’Università Politecnica delle Marche e dal Consiglio per la ricerca e l’economia agraria (Crea), in collaborazione con la Società Internazionale per la Scienza dell’Orticoltura (Ishs) e che torna in Italia dopo 32 anni.
La ricerca sulla fragola in questi anni sembra aver parlato più al produttore (che chiede precocità e quantità) e meno al mercato (che vuole prodotto omogeneo in periodi lunghi). Per il futuro è avvertita la necessità di prodotti qualitativamente superiori, con un'ulteriore diversificazione dell’offerta da proporre ai consumatori.
L’edizione 2020, che segue il simposio del 2016 tenutosi in Quebec, si pone l’obiettivo di fornire un approccio del tutto inedito al tema della fragola, colmando il divario tra il mondo della ricerca e dell’industria, attraverso il coinvolgimento diretto dell’intero panorama dei potenziali portatori di interesse: studiosi, produttori, industria, mercato, fino al consumatore finale.
I relatori e i temi al convegno
Complessivamente, saranno quattordici i relatori che durante i cinque giorni interverranno su quattro filoni tematici: genetica, agronomia, certificazione, difesa, fisiologia e salute umana.
Dal punto di vista genetico, Aaron Liston - professore di botanica e patologia vegetale presso la Oregon State University - ripercorrerà e rivisiterà le origini della fragola ottoploide. Steven J. Knapp - professore e direttore del programma di allevamento delle fragole presso l’Università della California - relazionerà su “Strategie di allevamento tradizionali e strategie basate sul genoma per la prossima generazione di cultivar di fragole”. Qing-Hua Gao - professore senior presso l’Accademia delle scienze agricole di Shanghai - si concentrerà sulle “Interazioni delle fragole con le patologie fungine e miglioramento di nuovi germoplasmi con resistenza alle malattie”. Béatrice Denoyes - ricercatrice senior presso l'Istituto Nazionale di Ricerca Agronomica di Bordeaux - affronterà il tema “Miglioramento genetico per la produzione la qualità”.
A livello agronomico, Yiannis Ampatzidis - professore presso il Dipartimento di ingegneria agraria e biologica dell'Università della Florida introdurrà il tema “Automazione, intelligenza artificiale e robotica nella produzione delle fragole”. Anita Sønsteby - professore di ricerca presso il Norwegian Institute of Bioeconomy Research - illustrerà i “Fioritura e dormienza della fragola ed effetti sulla gestione della produzione in risposta ai cambiamenti climatici”. Peter Melis - ricercatore al Proefcentrum Hoogstraten in Belgio - si occuperà invece dei nuovi sistemi di coltivazione fuori suolo per minimizzare l’accumulo di residui nella fragola.
I temi della certificazione delle piante, la difesa dagli attacchi fungini e la fisiologia post raccolta saranno trattati in un’ulteriore sessione del Simposio. In particolare, Iannis Tzanetakis - professore di Virologia vegetale all'Università dell'Arkansas - introdurrà la “Certificazione delle piante di fragola nel XXI secolo: dall’innesto alla bioinformatica e oltre”. Juan Carlos Díaz Ricci - professore senior presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche argentino e presso l'Universidad Nacional de Tucumán - relazionerà su “Introduzione e soppressione della risposta di difesa mediata da agenti patogeni fungini nelle piante di fragola”, mentre Sonia Osorio Algar - professore all'Università di Malaga alla guida del laboratorio di biotecnologia della frutta - si concentrerà su “Analisi del meccanismo di regolazione della fisiologia del frutto di fragola in post-raccolta mediante profili metabolomici”.
Focus anche su fragole e salute umana
Gli effetti della fragola sulla salute umana, infine, faranno parte anch’essi di una specifica trattazione da parte di diversi esperti. Stefano Predieri - responsabile dell'Istituto di Bioeconomia del Cnr, Unità di ricerca di Bologna - interverrà su “Cosa possiamo imparare dalla percezione dei consumatori della qualità delle fragole?”. Francisco A. Tomás-Barberán - professore presso il Consejo Superior de Investigationes Cientìficas di Murcia - presenterà gli “Effetti degli ellagitannini delle fragole sulla salute umana”. Britt Burton-Freeman - titolare della Cattedra del Dipartimento di Scienze e Nutrizione Alimentari presso l'Illinois Institute of Technology - si concentrerà su “Fragole e loro metaboliti polifenolici nella glucoregolazione e nella salute vascolare”. Daniele Del Rio - professore associato di Nutrizione umana presso l'Università di Parma e capo della Facoltà di Studi Avanzati dell'Università di Parma sull'alimentazione e la nutrizione - parlerà infine dei polifenoli della fragola e del loro ruolo nel metabolismo umano.
Pre-tour di visite
E' stato previsto un pre-tour di tre giorni a partire dal 30 aprile, in cui sarà data la possibilità di visitare alcune delle aree più vocate in Italia per la produzione di fragole: le regioni Campania e Basilicata, che ne l’ultimo triennio hanno costituito rispettivamente il 26% e 24% della produzione nazionale (fonte: Cso). Tra le aziende oggetto del tour Coop Sole, Vivai Mazzoni, Salvi Vivai, Planitalia, Nova Siri Genetics, Apofruit Italia e Alsia.