In Liguria ci si può spostare all’interno dei confini regionali se si ha un orto da coltivare. Da lunedì, 27 aprile, è entrata in vigore una nuova ordinanza (Ordinanza_Regione_Liguria_n_22_del_26_04_2020) firmata dal presidente della Regione, Giovanni Toti, che riguarda anche alcune attività agricole. Resterà in vigore fino al 3 maggio perché dal 4 maggio 2020 scattano le nuove regole di apertura parziale di attività stabilite dal premier Giuseppe Conte.
È permesso spostarsi all'interno della regione
In base all’ordinanza n. 22 (siglata domenica 26 aprile) i residenti in Liguria possono coltivare il proprio terreno per uso agricolo occupandosi dell’attività diretta di produzione per autoconsumo rientrante nel codice Ateco 01. Le condizioni sono tre:
- occorre l’autodichiarazione con tutte le indicazioni necessarie per la verifica, il possesso di una superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita a questo scopo. In questa categoria rientrano quindi gli hobbysti.
- Lo spostamento è consentito per una persona sola con obbligo di rientro all’abitazione di residenza in giornata.
- Lo spostamento non è autorizzato fuori-regione.
Un’altra attività prevista nell’ordinanza ligure, è la vendita al dettaglio di prodotti florovivaistici. È consentita la vendita di piante in vaso, fiori, semi, fertilizzanti anche negli esercizi commerciali specializzati.
Dal 15 aprile scorso si potevano raggiungere solo i Comuni limitrofi
Come ha spiegato Riccardo Jannone dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Liguria, il punto 2 del decreto n. 18 firmato dal Governatore Toti come commissario delegato all’emergenza autorizzava, a partire dal 14 aprile, scorso le attività di manutenzione del verde, la coltivazione dei terreni agricoli, le attività selvicolturali effetuate solo nei Comuni di residenza in aggiunta, ovviamente, agli agricoltori professionali che non sono mai stati fermati.
Sempre il Governatore della Liguria ha firmato anche l’ordinanza regionale n. 19 del 2020 che dal 15 aprile consentiva le stesse attività, ma autorizzava a recarsi anche nei Comuni limitrofi.