Ad Hannover il settore della meccanica agricola dà il meglio di sè: fra innovazioni tecnologiche e scelte strategiche si delineano gli scenari del futuro.
Agritechnica conferma il suo appeal e la leadership mondiale delle fiere della meccanizzazione agricola. Ad Hannover molte facce sorridenti fra i costruttori, curiosità di agricoltori, contoterzisti e tecnici per le innovazioni tecnologiche in mostra e un generale ottimismo per gli andamenti dei mercati.
La conferma arriva dalla tradizionale analisi realizzata dalla Vdma, l’associazione dei costruttori tedeschi di macchine agricole, che vede un comparto in salute e nessun mercato in regresso nel 2018. Alcuni stabili, i più in aumento. Nel dettaglio, dopo un 2017 in crescita per quasi tutte le aree geografiche ad eccezione del Nord America, il 2018 della meccanizzazione agricola è visto in ascesa a livello mondiale di un 6-7%, con incrementi compresi fra il 4 e il 10% per Cina, Sudamerica, India e Russia, e stabilità prevista in Europa, Nord America, Giappone e Turchia (tabella 1).
«La nostra industria arriva ad Hannover con un impulso forte – ha detto nella conferenza stampa di apertura il direttore generale della Vdma, Bernd Scherer –. I buoni raccolti e i prezzi ragionevoli per i prodotti agricoli, latte e foraggi in particolare, hanno alimentato la domanda di macchine agricole innovative e di trattori in numerosi mercati chiave». «Gli agricoltori in Europa stanno guardando in maniera più positiva al loro business – ha aggiunto Reinhard Grandke, amministratore delegato della Dlg (Società agricola tedesca) organizzatrice della fiera, riportando i risultati della tradizionale indagine Trendmonitor condotta nei principali mercati europei –. L’umore depresso che ha dominato fino al 2016 è stato superato. Sia l’attuale situazione del business sia le aspettative per il futuro sono giudicate molto più positivamente rispetto all’autunno 2016, in altre parole la voglia di investire sta di nuovo aumentando».
La digitalizzazione in agricoltura è stato il filo conduttore della fiera. «Se vogliamo che il potenziale dell’agricoltura digitale possa svilupparsi in pieno – ha concluso Scherer – dobbiamo introdurre un’agenda digitale vincolante per l’agricoltura europea, che leghi tra loro con successo tutte le aree politiche».
I costruttori sono stati i veri protagonisti. Ecco un rapido excursus di chi ha presentato alla stampa novità e strategie.
2. Arbos, 135 milioni di investimenti
3. Argo Tractors, volumi su del 20%
4. Claas, accordo con Liebherr
5. John Deere spinge sulla precisione
6. New Holland con nuova trasmissione
7. Sdf, una global range da 25 a 205 CV
8. Trattore elettrico inizia una nuova era
Fendt e100 Vario.
Sono prototipi, ma potrebbero diventare realtà nell’arco di qualche anno. Sono i primi trattori elettrici che per ora hanno fatto il loro esordio ad Hannover con tempistiche diverse.
Fendt pensa a un’industrializzazione nell’arco di un lustro per il suo e-tractor: 68 CV di potenza e un’autonomia stimata di circa 5 ore. Farmtrac, che ‘perde’ il confronto in potenza (il suo elettrico si posiziona attorno ai 30 CV), pensa invece di arrivare sul mercato nell’arco di 18 mesi.
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Tra i più importanti quelli che rigardano i vini dealcolati, il riparto dei fondi per le calamità naturali e il contributo per gli interessi passivi dei mutui