L'Italia si avvia a diventare un Paese importatore netto di ortofrutta, visto che dall'estero
arriva più prodotto sia in quantità che in valore. Per la prima volta il saldo della bilancia commerciale è negativo per 12 milioni di euro. Lo fa sapere Fruitimprese su dati Istat
relativi ai primi sette mesi dell'anno, evidenziando che a fronte di un aumento dei volumi esportati (4,8%) c'è stato un calo del 3,3% del loro valore.
Crescono invece le importazioni, sia in volume (2,3%) ma soprattutto in valore (12%). L'Italia importa più prodotti sia in quantità (2,2 milioni di tonnellate contro 2 milioni di export) che in valore (2.458.823 milioni di euro superando di poco l'export pari a 2.446.738 milioni.
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Fruitimprese, è record negativo
«Abbiamo toccato un altro record negativo - commenta il presidente nazionale Fruitimprese, Marco Salvi - da un anno all'altro abbiamo perso quasi 400 milioni di euro».
Nel dettaglio sul fronte dell'export, si registrano in volume incrementi per ortaggi (1,5%), frutta fresca (10%) e frutta secca (15%), ma non per gli agrumi (-11,3%). Trend che
rispecchia in parte l'andamento del fatturato, con ortaggi (+1,7%) e frutta secca (+3%), agrumi (-7,5%) e frutta fresca (-7,7%).
Sul fronte delle quantità in arrivo, Fruitimprese registra incrementi decisi per ortaggi (4,7%), frutta fresca (6,8%), frutta secca (19,2%) e agrumi (1,2%), segno negativo per la frutta tropicale (-6%). In termini di fatturato crescono gli ortaggi (+32,2%), la frutta fresca (+0,8%), la frutta secca (+20,7%) e la frutta tropicale (+5,4%) mentre calano gli agrumi (-17,3%).