Cambia, e di parecchio, la considerazione del ruolo degli agricoltori tra le due sponde dell'Atlantico.
«Mentre sugli agricoltori italiani ed europei - ricorda Paolo De Castro -pende la scure di un taglio fino al 12% in termini reali del bilancio agricolo Ue post 2020, gli agricoltori Usa riceveranno inveceun sussidio di 12 miliardi di dollari dall'amministrazione americana per compensare le ritorsioni collegate all'introduzione di dazi e barriere al commercio».
«Come per gli americani - raccomanda il primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo - anche i nostri produttori vanno salvaguardati».
Contro il "bullismo commerciale" di Pechino
Da Washington è arrivata infatti la notizia che il presidente Donald Trump ha annunciato di voler schierarsi a fianco degli agricoltori americani colpiti dai dazi imposti dalla Cina su prodotti agricoli statunitensi (come risposta in realtà alle tariffe all'import decise dagli Stati Uniti). «Contro il "bullismo commerciale" di Pechino - ha annunciato il segretario all'agricoltura Usa Sonny Perdue - L'Usda può autorizzare la spesa di 12 miliardi di dollari, una cifra pari all'impatto stimato delle tariffe cinesi sui prodotti agricoli, per programmi di sostegno ai produttori agricoli». «Queste risorse si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti e - ha specificato Purdue - aiuteranno gli agricoltori a sopportare le conseguenze della perdita di mercati dovuta a questa ingiustificata rappresaglia».
Apprezzamento per l'iniziativa di Trump è stata espressa dal presidente della commissione agricoltura della camera Mike Conaway e da numerosi deputati e senatori repubblicani di stati agricoli, oltre che dalle principali organizzazioni del settore.
«La misura americana prevede l'applicazione - spiega De Castro - di tre programmi "ponte" in favore del settore agricolo Usa in attesa che siano trovati nuovi sbocchi commerciali per i suoi produttori».
Embargo russo, Brexit e emergenza migranti:
pagano sempre gli agricoltori
«Così mentre gli agricoltori americani potranno beneficiare di ulteriori aiuti diretti, di acquisti di surplus produttivi e di promozioni al commercio, la nostra politica agricola comune continua a pagare le conseguenze negative della crisi diplomatica con la Russia. Senza contare che con i suoi risparmi la Pac si sobbarca gli oneri dell'emergenza migratoria nonchè la decisione dei cittadini inglesi di lasciare l'Ue».
«Il bilancio della Pac 2021-2027 - conclude l'Europarlamentare - deve sostenere gli agricoltori e l'intera filiera agroalimentare a superare le numerose sfide a cui sono confrontati, e non diventare il salvadanaio delle altre politiche europee».