Le polizze agevolate contro le calamità naturali possono essere il vaccino per curare la piaga del cambiamento climatico che affligge l'agricoltura italiana? In molti lo pensano e tra questi il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli che nel suo intervento conclusivo alla tavola rotonda "Made in Italy agroalimentare e le indicazioni geografiche: le strategie per spingere la crescita" al Cibus di Parma l'ha detto chiaro e tondo: «Dobbiamo ragionare sull'obbligatorietà di assicurazione dei produttori per le calamità naturali».
E considerato che in Italia i valori assicurati sono stabili se non in calo, quella di Patuanelli è una proposta destinata a far discutere. Un po' come il green pass e l'obbligo vaccinale per contrastare il Covid-19. Gli imprenditori agricoli si divideranno tra "Si ass" e "No ass"?
Calamità naturali sempre più frequenti
«Ci sono elementi che mi preoccupano – ha aggiunto Patuanelli – la popolazione in forte crescita e il cambiamento climatico dei prossimi 30 anni in cui avremo sempre meno terre da cui produrre a causa dell'innalzamento del livello dei mari da un lato e dall'altro le altitudini che si alzano tanto che alcuni produttori vitivinicoli stanno pensando già di trasferire colture in collina. Così come avremo sempre più calamità naturali che si susseguono e grandi siccità. Gli strumenti che i produttori hanno già oggi a disposizione dal punto di vista del sostegno della spesa sono molti ampi. Ma dobbiamo ragionare sull'obbligatorietà dell'assicurazione, con contributo molto ampio da parte dello Stato. Avere maggior numero di assicurati porterebbe ad avere più prodotti assicurativi stimolanti e meno costosi».
Il ragionamento di Patuanelli è supportato dai numeri. Secondo i dati diffusi da Coldiretti nel 2021 ammontano già a un miliardo i danni all'agricoltura provocati da gelate fuori stagione, piogge torrenziali, grandine, siccità, colpi di calore, vento forte e altri eventi climatici estremi. E quella che volge al termine è una tra le dieci estati più calde da oltre due secoli con temperature superiori di 1,24 gradi alla media storica a luglio e 2,18 gradi a giugno.