Paolo Casalino ricoprirà il ruolo di direttore generale della nuova unità di missione del Mipaaf per il Pnrr. Lo ha annunciato il ministro Stefano Patuanelli durante l’audizione congiunta presso le commissioni Agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, in merito allo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Casalino viene dalla divisione V -Rapporti con l'Unione Europea e affari internazionali del ministero dello Sviluppo Economico.
L'esigenza di una unità di missione straordinaria
«Gestire nel migliore dei modi le risorse finalizzandole a misure efficaci e di pronta realizzazione è una sfida ambiziosa, che richiede una macchina amministrativa ben organizzata ed efficiente», ha sottolineato li ministro Patuanelli. «Per far fronte a questo sforzo organizzativo senza precedenti e assicurare una rapida ed efficace implementazione degli interventi previsti, ho provveduto, nel mese di ottobre, ad istituire l'unità di missione per il Pnrr. Una struttura speciale che sarà attiva fino al completamento dell'attuazione dei predetti interventi e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026».
Unità di missione, ruolo e attività
L’unità come evidenziato da Patuanelli è già operativa. Il decreto istitutivo prevede che l'unità di missione, posta alle dipendenze funzionali del ministro, rappresenti il punto di contatto con il Servizio centrale per il Pnrr per l'espletamento degli adempimenti previsti dalla normativa europea. L'unità avrà anche una funzione specifica per le attività di prevenzione e contrasto delle frodi, del rischio di doppio finanziamento e di conflitti di interesse nella gestione dei fondi del Piano.
Patuanelli: Pnrr, «nessun ritardo»
«Il mondo agroalimentare aspetta l'attuazione del Piano e noi stiamo rispettando i tempi. E' chiaro - afferma il ministro - che essendoci progettualità importanti e nuove c'è bisogno di tempo per l'attuazione, ma stiamo rispettando tutti i target che ci eravamo prefissati al momento dell'approvazione del Piano».
Attuazione del Pnrr, lontano dalla logica dei sussidi a pioggia
Tre dei quattro progetti agricoli inclusi nel Piano, spiega il ministro, sono inseriti nella Missione 2, dedicata alla "Rivoluzione verde e transizione ecologica".
«Il Pnrr è dunque assai lontano dalla logica dei sussidi a pioggia, essendo, al contrario, basato su target ben precisi da raggiungere e progettualità la cui realizzazione dovrà essere puntualmente verificata, sia in corso d'opera sia in itinere che ex-post».
Il dettaglio degli interventi che il Mipaaf dovrà realizzare
- Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, con una dotazione di 800 milioni di euro;
- Parco Agrisolare, con una dotazione di 1,5 miliardi di euro;
- Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare, con una dotazione di 500 milioni di euro;
- Investimenti nella resilienza dell'agro-sistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, con una dotazione di 880 milioni di euro;
- Contratti di filiera e di distretto, con una dotazione di 1,2 miliardi di euro (finanziati con risorse a valere sul Fondo complementare al Pnrr).
Complessivamente il Mipaaf si trova quindi a gestire, nell'ambito del Pnrr, risorse pari a 4,88 miliardi di euro.
Non solo Pnrr per l’agroalimentare
«Le misure del Pnrr non sono l'unico strumento che mettiamo a disposizione dell'agroalimentare italiano. C'è una grande sinergia – ha puntualizzato Patuanelli- con le misure della nuova Pac. Vi sono anche ulteriori iniziative in corso di realizzazione grazie all'ingente disponibilità di risorse nazionali che il Governo ha stanziato negli ultimi mesi nella ultima Legge di bilancio e al recente decreto sostegni Ter in cui abbiamo voluto inserire un'importante misura finalizzata a sostenere, con 50 milioni di euro, la salvaguardia della biodiversità e per il settore suinicolo colpito dalla presenza della peste suina in alcune aree del Paese».
Agroalimentare fulcro dell’azione di governo
«Se analizziamo globalmente le iniziative in corso - ha concluso il ministro - ci rendiamo conto che non solo a parole, ma nei fatti, il settore agroalimentare è tornato ad essere uno dei fulcri dell'azione del Governo e che il settore primario, anche alla luce dell'esperienza della pandemia, riveste nuovamente un ruolo di centralità nella struttura economica e sociale del nostro Paese».
Le attività di competenza di Paolo Casalino al Mise:
-coordinamento, in raccordo con il Consigliere diplomatico del ministro e le direzioni generali competenti per materia, dei rapporti del Ministero con soggetti pubblici e privati di livello sovranazionale ed internazionale;
-coordinamento, in raccordo con le Direzioni generali competenti per materia, delle attività del ministero nei rapporti con gli organi dell'Unione Europea e negli adempimenti connessi all'attuazione della legge n. 234 del 2012 ivi compreso il monitoraggio dei fondi europei di cui è titolare il ministero;
-monitoraggio degli stati di crisi internazionale e predisposizione degli atti per la tempestiva informazione al Ministro circa i conseguenti interventi posti in essere dalle Direzioni generali negli ambiti di rispettiva competenza;
-proposte e attività afferenti le procedure di arbitrato internazionali in raccordo con la Direzione generale competente per materia;
-supporto all'attività di studio ricerca ed indagine anche in raccordo con le Direzioni generali competenti in materia di statistica.