Nell’Italia meridionale in autunno e in inverno la radiazione solare non è sufficiente per garantire produzioni ottimali di pomodoro da mensa coltivato in serra. Ma le lampade a led possono essere utilizzate con successo anche nelle serre del Mezzogiorno come fonte di illuminazione supplementare per migliorare la produzione del pomodoro in serra aumentandone le rese.
È la conclusione alla quale è giunta una ricerca sperimentale condotta, nell’ambito del progetto di ricerca “SOILLESS-GO” finanziato dalla sottomisura 16.2 del Psr Puglia 2014–2020, da Onofrio Davide Palmitessa e Pietro Santamaria del Dipartimento di scienze agro-ambientali e territoriali (Disaat) dell’Università di Bari e da Paolo Paciello dell’Azienda agricola Fratelli Lapietra di Monopoli (Ba), azienda da anni specializzata nella coltivazione di pomodoro da mensa fuori suolo.
Lampade led accese per 18 ore al giorno
«Durante l’attività di ricerca svolta dall’Università di Bari presso l’Azienda agricola F.lli Lapietra, – informa Palmitessa – tre varietà di pomodoro da mensa sono state coltivate su lastre di lana di roccia in un’innovativa serra in vetro, semichiusa, in cui sono state installate recentemente lampade LED “toplight” per garantire un’intensità di radiazione luminosa di almeno 168 µmol m-2 s-1 per 18 ore al giorno.
Abbiamo dimostrato che usando i LED come fonte di luce supplementare, da dicembre a marzo, la crescita delle piante e la produzione aumentano consistentemente».
Notevole incremento di produzione
In particolare, evidenzia Santamaria, «con la luce artificiale la varietà Juanita (della tipologia “ciliegino”) ha prodotto il 24% in più rispetto alla stessa varietà coltivata senza luce artificiale, ma la differenza di produzione è stata ancora maggiore per il “datterino” Solarino (+58%) e per il “ciliegino” Sorentyno (+43%)».
Efficienza d’uso della luce
Uno dei fattori che limita l’utilizzo delle lampade LED nelle serre in ambiente mediterraneo, oltre al costo di investimento, è rappresentato dall’elevato costo dell’energia elettrica. Per questo motivo, i ricercatori hanno calcolato anche l’efficienza d’uso della luce, che per la varietà Solarino è risultata pari a 18,6 g MJ−1.
Risposta alla luce dipende dal genotipo
«I risultati di questo studio – conclude Paciello – evidenziano che l’utilizzo dei LED come fonte di illuminazione supplementare in ambiente mediterraneo permette di incrementare la produzione annuale di pomodoro.
La risposta alla luce dipende però dal genotipo, per cui per ottimizzare l’investimento è di fondamentale importanza la scelta varietale».
Riferimento bibliografico:
PALMITESSA O.D., PACIELLO P., SANTAMARIA P., 2020. Supplemental LED Increases Tomato Yield in mediterranean Semi-Closed Greenhouse.Agronomy, 10, 1353, https://www.mdpi.com/2073-4395/10/9/1353/pdf
Ringraziamenti:
Programma Operativo Nazionale FSE-FESR Ricerca e Innovazione 2014-2020 - Asse prioritario I "Investimenti in Capitale Umano" Azione 1.1 "Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale" bandito nel 2017 (DOT1302377; PSR Puglia 2014/2020 - Misura 16 – Cooperazione Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”: Progetto "SOstenibilità ambientale, Innovazioni di processo e di prodotto per la competitività deLLE coltivazioni Senza Suolo in Puglia - Gruppo Operativo" (PROGETTO SOILLESS-GO).
Per saperne di più contattare:
Prof. Pietro Santamaria
Dott. Onofrio Davide Palmitessa
Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Via G. Amendola, 165/A
70126 Bari
Email: pietro.santamaria@uniba.it; onofrio.palmitessa@uniba.it