Con un accordo Regione e Unioncamere Emilia-Romagna provano a favorire l’accesso al credito delle imprese agricole e aiutarle così a superare le difficoltà legate ai contraccolpi dell’emergenza Coronavirus e degli eventi climatici avversi della scorsa primavera. I due enti metteranno a disposizione delle aziende associate agli Agrifidi un plafond finanziario di 2,5 milioni di euro finalizzato alla concessione di contributi per abbattere da 2 a 2,5 punti percentuali il costo degli interessi sui prestiti rispettivamente a breve e medio termine erogati dalle banche per far fronte alle spese legate all’ordinaria gestione aziendale.
Le risorse e i tassi
Le risorse saranno suddivise in due tranche: la prima, di 700.000 euro, per i prestiti fino a 12 mesi per importi tra 6.000 e 150.000 euro. La seconda, di oltre 1,8 milioni di euro, per prestiti a medio termine, fino a 36 mesi, per importi tra 12.000 e 500.000 euro, con un abbattimento del tasso di interesse fissato tra il 2% e il 2,5%.
Le Camere di commercio hanno integrato la dotazione finanziaria con una quota di 650mila euro così suddivisi: Bologna, Modena e Ravenna (100 mila euro) Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Camera di commercio della Romagna (80 mila euro) e quella di Ferrara con 30mila euro.
Le graduatorie, priorità ai giovani
Le domande vanno presentate entro il prossimo 19 ottobre agli Agrifidi del proprio territorio. Nella graduatoria delle domande sarà data priorità alle imprese con almeno due ettari frutticoli in produzione nei Comuni colpiti dalle gelate di fine marzo, alle imprese agricole condotte da under 41 e a quelle che si trovano in zone svantaggiate.
A conclusione dell’istruttoria delle domande la Regione comunicherà a Unioncamere regionale la graduatoria delle imprese ammesse con l’indicazione dei relativi importi riconosciuti e l’elenco di quelle finanziate con il finanziamento di provenienza regionale. Le risorse messe a disposizione dal sistema camerale saranno assegnate esclusivamente alle imprese agricole dei territori di competenza degli Agrifidi non finanziate dalla Regione.