In arrivo una misura straordinaria destinata a sostenere le aziende agricole lombarde in crisi per il lockdown legato all’emergenza coronavirus grazie ai fondi per lo sviluppo rurale. Regione Lombardia ha approvato e inviato a Bruxelles una proposta di modifica del Psr 2014-2020 per il 2020.
Lo spiega nei dettagli l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Fabio Rolfi: «Abbiamo chiesto una modifica del Psr per destinare il 2% dei fondi sullo sviluppo rurale alle filiere in crisi, ossia agriturismo, florovivaismo e allevamento di vitelli macellati entro gli 8 mesi di vita, i comparti più penalizzati dal lockdown».
Si tratta della nuova Operazione 21.1.01 “Aiuto eccezionale e temporaneo a favore di agricoltori e Pmi attivi nel settore della trasformazione, della commercializzazione e/o dello sviluppo di prodotti agricoli, che sono particolarmente colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia di Covid-19”.
«Intendiamo dare un contributo a fondo perduto, nella misura concessa dai regolamenti comunitari. Da settembre partiranno i nuovi bandi rivolti a tutte le aziende di questi settori. Il budget a disposizione ammonta a circa 14-15 milioni di euro e l'obiettivo è quello di erogare indicativamente 7mila euro ad azienda agricola».
Il regolamento Ue n. 872 del 2020 prevede infatti la possibilità di attivare una nuova operazione nell’ambito del Psr, concedendo un aiuto in forma di “una tantum” alle imprese agricole più colpite dalla diffusione del covid-19. Regione Lombardia ha voluto cogliere questa opportunità.
«Avremmo voluto fare di più perché non sono questi gli unici settori in crisi per l’emergenza coronavirus – ha aggiunto l’assessore Rolfi – e mi riferisco al vino o alla suinicoltura o al settore avicolo e all’ortofrutta, ma non potevamo distribuire risorse a pioggia. Abbiamo preferito concentrarle».
Aumentano i contributi di alcune operazioni del Psr Lombardia
E’ previsto, inoltre un aumento delle spese ammissibili per le operazioni 4.1.01 "Incentivi per investimenti per la redditività, competitività e sostenibilità delle aziende agricole" e 6.4.01 "Sostegno alla realizzazione e allo sviluppo di attività agrituristiche". L’obiettivo è quello di dare un’ulteriore spinta agli investimenti incentivando le imprese agricole in crisi per l’emergenza Covid-19.
Sempre per il 2020 dsaranno maggiorati gli importi dei premi per il primo insediamento concessi ai giovani agricoltori. Per l’operazione 6.1.0 il premio erogato al giovane in zona non svantaggiata dovrebbe passare da 20mila a 40mila euro e per il giovane agricoltore in zona svantaggiata di montagna da 30mila a 50mila euro.
Per ascoltare Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia cliccare qui sotto: