Una rete tra agricoltori che lega il prodotto al territorio

Angiolo Simonetti, capofila della rete Proceva (Produttori Cereali Valdelsa)
Il successo di Proceva, una rete d'impresa che unisce aziende cerealicole della Valdelsa (Fi). Nata nel 2011 e sostenuta da una misura del Psr toscano, ora prosegue grazie alle buone relazioni costruite tra i produttori. Gli accordi del piano prevedono una fornitura di 40mila quintali di grano tenero. Concordato un prezzo di 22 €/q. Un nuovo progetto di filiera coinvolge ora Unicoop Firenze.

«È l’ora che gli agricoltori smettano di guardarsi in cagnesco e inizino a collaborare in maniera sistematica se vogliono stare sul mercato» affermano gli agricoltori della rete d’impresa Proceva, che ormai da anni hanno deciso di lavorare assieme ad altre aziende della Valdelsa, in provincia di Firenze.

Fiducia che fa reddito

La fiducia reciproca e la necessità di mantenere una buona redditività sono sfociate prima una collaborazione spontanea per poi confluire in un Pif (Progetto integrato di filiera), nel 2011. Questo ha permesso alle aziende di fare nuovi investimenti e al mulino Newcopan, l’allora capofila del progetto, di costruire un nuovo stabilimento. «Avevamo capito – aggiungono gli agricoltori di Proceva – che se si andava alla trattativa uniti si riusciva a spuntare un prezzo migliore».

Da sinistra, Angiolo Simonetti (soc. Simonetti), Edoardo Romoli (agronomo), Fabrizio Ferretti (Podere di Nebbiano), Eligio Crocetti e Sandro Simonetti (soc. Simonetti)

Le sinergie che si erano attivate fra i produttori della stessa area territoriale avevano sviluppato una collaborazione molto spinta sul piano operativo che prevedevano programmazioni e collaborazioni nelle operazioni colturali e trebbiatura e nell’acquisto di sementi e vendita di cereali fuori dell’accordo di filiera.

Terminato il Pif del 2011 le aziende hanno continuato a collaborare e hanno presentato un altro Pif per far partire il quale è stata realizzata una rete di 5 imprese, che ha preso il nome di Proceva - Produttori cereali Valdelsa, che si è fatta capofila del progetto e che coordina altre 34 aziende, rappresentative di tutte le fasi della filiera.

Il grano toscano continua a fare rete

«Il progetto – ci spiegano i soci Proceva –, se verrà approvato come ci auspichiamo, prenderà avvio con il raccolto del 2019 e avrà la durata di 5 anni. Il progetto è volto all’incremento in termini remunerativi, qualitativi e quantitativi della produzione di grano tenero. Le aziende coinvolte nel progetto integrato di filiera che prende il nome “la rete del grano toscano dal seme alla tavola” sono complessivamente, fra dirette e indirette 34 ».

Le aziende coinvolte andranno a effettuare una serie di investimenti in macchine agricole innovative (di cui 16 trattrici e una mietitrebbia autolivellante) dotate di controlli elettronici e collegate alla guida satellitare, che permetteranno di velocizzare e migliorare gli interventi colturali oltretutto minimizzando l’impatto ambientale.

Gli accordi commerciali raggiunti col nuovo Pif interessano circa 40mila q di grano tenero e 1.500 di grano duro per un impegno commerciale della durata del Pif (ossia 5 anni). Ai forni che partecipano al progetto saranno destinati 7.500 q di farina che corrispondono a 10mila q di grano tenero oltre ai 1.500 di duro e alle pasticcerie invece saranno assegnati circa 810 q di farina che corrispondono a 1.080 ql di grano tenero. Il grano sarà acquistato dai trasformatori direttamente dagli agricoltori impegnati nel Pif, mentre i mulini assorbiranno per la loro rete commerciale circa 15.600 quintali di grano tenero.

La Rete Proceva cederà a Unicoop Fienze, dopo aver effettuato in conto lavorazione la molitura, circa 10mila q di farina che corrisponde a 13.350 q di grano conferito direttamente dai i soci retisti alla rete d’impresa. Coop provvederà ad utilizzare la farina nei supermercati dotati di produzioni interne di pane.

Provenienza garantita

Il prezzo concordato del frumento è di 22 €/q; questo non seguirà l’andamento delle borse ma le variazioni dei costi di coltivazione (nella fattispecie seme, concime e gasolio) con adeguamenti solo nel caso di variazioni in più o meno del 15%. Grazie al prezzo concordato rispetto al prezzo attuale è previsto un incremento di plv complessivo a fine Pif di 1.136.250 di euro. Nell’accordo con Unicoop Firenze è prevista anche la possibilità di cessione di una parte di prodotto per il quale viene garantito il “non uso di glifosate nel ciclo colturale del grano” con un incremento sul prezzo che andrà a coprire i maggiori costi di produzione.

Confezioni di pasta Proceva nello stand nella fiera Agricola di Castelfiorentino

Proceva ha lavorato anche sullo stoccaggio, «che deve esser concordato senza speculazioni», per il quale la rete spende oggi 18-20mila euro/anno.

«La nostra intenzione primaria – conclude Angiolo Simonetti, presidente di Proceva – è quella di portare cibo toscano sulle tavole toscane. Vogliamo andare sul mercato con un prodotto nostro e a tale proposito abbiamo anche iniziato a produrre, con la collaborazione di un pastificio, una nostra linea di pasta. Vogliamo dare un’identità a un prodotto fino ad ora rimasto anonimo, legare il prodotto al territorio, passare da una semplice commodity a un prodotto con una sua specifica connotazione. Questo passaggio ci permetterà, oltre a incrementare la nostra redditività, di garantire al consumatore finale un prodotto genuino, privo di residui chimici, e di provenienza certa».


La rete Proceva (Produttori Cereali Valdelsa)

Le aziende aderenti alla Rete, situate tutte in un raggio di 15 Km, sono:

• Società Agricola Simonetti di Angiolo, Sandro e Fabio Simonetti di Montelupo Fiorentino. Superficie: 650 ha prevalentemente coltivata a seminativi;

• Puccioni Antonio di Empoli. Superficie: 210 ha prevalentemente coltivata a seminativi;

• Ferretti Nazareno di Montespertoli. Superficie: 230 ha prevalentemente coltivata a seminativi, oliveto e vigneto;

• Cini Roberto di Gambassi Terme. Superficie 190 ha prevalentemente coltivata a seminativi, oliveto e vigneto;

• Crocetti Eligio di Castelfiorentino in Via dei Praticelli 64. Superficie: 170 ha prevalentemente coltivata a seminativi, oliveto e vigneto.

L’età media dei partecipanti alla Rete è di circa 53 anni e la superficie complessiva condotta è di circa 1.500 ha e coltivata a seminativo sono 1.100 ha.

La rete ha presentato, con la partecipazione come capofila Pif, un progetto per l’acquisto di attrezzature per analisi e stoccaggio dei cereali con il metodo innovativo “silobag” che non prevede opere in muratura.


Le realtà di filiera coinvolte dal Pif

34 sono le aziende coinvolte nel progetto sostenuto da Proceva:

  • • 21 aziende agricole situate su 7 comuni della provincia di Firenze, 1 della provincia di Prato, 3 della provincia di Pisa e 1 della Provincia di Siena;
  • • 3 molini situati nei comuni di Castelfiorentino , Empoli e Rapolano Terme;
  • • 2 forni con sede in Montaione e Certaldo;
  • • 2 pasticcerie con sede in Castelfiorentino e San Miniato;
  • • Unicoop Firenze - grande distribuzione dotata di forni interni;
  • • Consorzio Agrario di Firenze società cooperativa;
  • • Azienda Ospedaliera-Universitaria Pisana;
  • • Scuola Superiore di Studi Universitari e perfezionamento S. Anna;
  • • Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana srl;
  • • Confederazione Italiana Agricoltori Toscana.

Clicca per accedere al numero 19 di Terra e Vita con l'articolo originale

Una rete tra agricoltori che lega il prodotto al territorio - Ultima modifica: 2018-07-31T12:55:47+02:00 da Alessandro Maresca

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome