Un nuovo focolaio con due piante di olivo già fortemente sintomatiche campionate e risultate positive al batterio è stato individuato in località Lamalunga in agro di Fasano (Br), ad appena 350 metri dal confine dell’agro di Monopoli (Ba) coincidente con l’attuale limite della zona cuscinetto.
Si tratta di un avanzamento di oltre 5 chilometri che sposta il limite nord dell’epidemia a 40.865741° di latitudine. L’aggiornamento dell’avanzata del batterio è stato pubblicato sul sito istituzionale www.emergenzaxylella.it con comunicazione Selge n. 162 del 2020.
Immediata verifica delle piante ospiti vicine per capirne l’entità del nuovo focolaio
Il ritrovamento del nuovo focolaio, grazie al monitoraggio effettuato dall’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (Arif), comporterà l’immediata verifica delle piante ospiti circostanti per capirne l’effettiva entità.
Ancora una volta le piante si trovano nelle immediate vicinanze della statale 16, a breve distanza (circa 200 m) da un’area di servizio della corsia direzione Nord, ovvero la più grande arteria stradale costiera della Puglia, suggerendo che il fronte più avanzato percorre preferenzialmente le direttrici stradali per poi consolidarsi con una diffusione locale più capillare sul territorio dovuta al movimento attivo dei vettori.
L’agro di Fasano è demarcato come “zona di contenimento”, dove è previsto l’abbattimento delle sole piante infette. Invece nella zona cuscinetto, distante solo 350 metri dal nuovo focolaio, un eventuale ritrovamento richiederebbe l’abbattimento delle piante ospiti ricadenti nel raggio di 100 metri (in attesa della revisione della normativa, attesa per il mese di ottobre, che prevede la riduzione del raggio a 50 metri).
A Fasano il precedente monitoraggio aveva già rilevato tre piccoli focolai, uno in prossimità del mercato ortofrutticolo, oltre 5 chilometri a sud-est, e altri due sempre lungo la statale 16, rispettivamente 6 e 12 chilometri a sud-est. Il focolaio di Locorotondo dista invece 12 chilometri a sud.
Coldiretti Puglia: intervenire con urgenza per arrestare avanzata verso Bari
È urgente procedere immediatamente con gli espianti chirurgici previsti nella zona contenimento. Lo chiede Coldiretti Puglia per evitare che l’infezione, che ha raggiunto pericolosamente il limite della zona cuscinetto, prosegua la sua avanzata verso il nord della Puglia.
«Gli agricoltori vivono un periodo di forte criticità tra l’avanzata della Xylella e la crisi di mercato causata dall’emergenza Coronavirus. Le numerose infezioni riscontrate a Fasano, Ostuni, come già avvenuto a Carovigno – afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – disegnano uno scenario oscuro già visto a Oria e Francavilla Fontana, dove per non abbattere 47 olivi malati, con espianti bloccati dai ricorsi al Tar, sono morti 3.100 alberi, consentendo al vettore di continuare a infettare migliaia di esemplari anche monumentali.
La Xylella è certamente la peggiore fitopatia che l’Italia potesse conoscere: essa “cammina” a una velocità impressionante, considerato che in sei anni il danno del patrimonio olivicolo ha superato 1,6 miliardi di euro».