Fertilizzazioni mirate e sostenibili per salvare la sostanza organica

sostanza organica
Fertilizzare nel rispetto del suolo e dell’ambiente e al contempo sostenere e garantire la produttività agricola. Questo è possibile con la scelta di prodotti idonei

Una cattiva gestione del suolo agrario, causata dall’adozione di pratiche agronomiche non adeguate, porta a una progressiva riduzione della fertilità fino ad arrivare alla manifestazione del fenomeno della stanchezza del terreno, ovvero l’impossibilità di rinnovare la successione della stessa specie anche a distanza di anni dall’ultima semina.

Essa è dovuta alla sommatoria di diversi fattori, tra questi: la presenza di metaboliti tossici e la perdita di humus e riduzione del processo di umificazione.

Le scelte agronomiche che hanno un impatto negativo sul suolo sono:

  • Frequenti lavorazioni meccaniche profonde;
  • Irrigazioni eccessive;
  • Eccessive fertilizzazioni azotate;
  • Monosuccessione colturale.

Il tutto con conseguente deterioramento della struttura del suolo (formazione di croste, eccessiva durezza e compattazione), erosione e desertificazione, lisciviazione, diminuzione ella fertilità, acidificazione, salinizzazione, riduzione del carbonio e diminuzione della biodiversità del suolo.

Perché è importante la sostanza organica

Di fronte alla riduzione costante e generale della fertilità dei suoli agrari, l’immissione di nuova sostanza organica risulta fondamentale per ridare vigore produttivo alle colture.

La sostanza organica, anche se presente in quantità basse (< 2%), svolge delle funzioni fondamentali per le piante:

  • Migliora e stabilizza la struttura fisica del terreno, in quanto agisce sulla porosità grazie alla sua funzione aggregante e aumenta la capacità di ritenzione idrica;
  • Rappresenta una fonte importante di elementi nutritivi (N, P e S) e li rende disponibili in modo graduale agendo sulla capacità di scambio cationico (CEC) e sulle variazioni di pH;
  • Rappresenta poi un’importante fonte di carbonio per le popolazioni microbiche del suolo.

In questo contesto diventano quindi centrali alcuni concetti:

  • la sostenibilità ambientale degli interventi di fertilizzazione;
  • salvaguardare la sostanza organica nei suoli agrari;
  • la provenienza del compost utilizzato nei concimi.

    sostanza organica
    Di fronte alla riduzione costante e generale della fertilità dei suoli agrari, l’immissione di nuova sostanza organica risulta fondamentale per ridare vigore produttivo alle colture

Fertilizzare in modo sostenibile

È proprio su questi concetti chiave che punta Agrisystem, azienda con un’esperienza ventennale nella commercializzazione di prodotti per la difesa e produzione di prodotti per la nutrizione delle colture agrarie. Agrisystem propone una nuova linea di concimi organici e organo-minerali in pellet innovativi ed eco-friendly, la linea Xena®, ad elevato contenuto tecnologico, derivante da know how tecnico ed industriale acquisito nel corso di anni di esperienza.

Questa linea si distingue in particolare per il fatto che alcune matrici organiche pregiate ricche di sostanze caratterizzanti quali acidi umici e fulvici, aminoacidi essenziali, glicin-betaina, mannitolo ecc. sono additivate a matrici organiche derivanti dal riciclo dei rifiuti organici: sfalci, potature e scarti della manutenzione del verde ornamentale vengono compostati e riutilizzati come ammendante compostato verde, mentre i rifiuti organici domestici provenienti dalla raccolta differenziata e scarti di attività agro-industriali nonché della lavorazione del legno non trattato vengono compostati e riutilizzati come ammendante compostato misto. Il riciclo e il riutilizzo di questi scarti comporta una riduzione del quantitativo di rifiuti conferiti in discarica, delle emissioni di CO2 nell’atmosfera e dell’impoverimento di sostanza organica dei suoli agrari. Questo è il concetto racchiuso in ogni singolo pellet Xena®. Fertilizzare nel rispetto del suolo e dell’ambiente e, nel contempo, sostenere e garantire la produttività agricola.

La linea Xena offre diverse tipologie di concimi

  • Gli ammendanti Xena®: di totale origine vegetale, sono prodotti impiegati essenzialmente per incrementare e mantenere la fertilità organica del terreno. Il loro contenuto in elementi nutritivi è relativamente ridotto e, di conseguenza, possono essere impiegati in dosi massicce, tali da incidere significativamente sulla dotazione organica del suolo.
  • I concimi Xena® per substrati di coltivazione misti: anch’essi di totale origine vegetale, sono una evoluzione degli ammendanti. Definire un prodotto come “substrato di coltivazione misto” consente di accrescere il contenuto tecnico dei formulati implementando, nella sostanza, le matrici organiche di altri elementi nutritivi di fondamentale importanza per i tessuti vegetali come ferro, calcio, magnesio e zolfo. Il substrato di coltivazione misto è consentito in agricoltura biologica.
  • I concimi Xena® Bio: è una linea completa di concimi organici e organo-minerali; si caratterizza sia per l’alto contenuto in sostanze umiche, proteiche e aminoacidiche, sia per l’impiego di sali minerali altamente selezionati. Agrisystem, per questa linea, ha scelto di utilizzare Agrogel®, la matrice organica in gelatina idrolizzata capace di complessare gli elementi nutritivi garantendo un rilascio graduale nella rizosfera e nel tempo degli stessi, in particolare del fosforo, protetto dai fenomeni di retrogradazione.
  • I concimi Xena® Veg: di totale origine vegetale, rappresentano una linea di concimi organo-minerali con formule altamente titolate in azoto, fosforo, potassio, magnesio e zolfo.
  • I concimi Xena® BS: a base di sostanza organica vegetale umificata e additivata di inoculi biologici, rappresentano una linea di prodotti che, oltre a fornire sostanza organica ed elementi nutritivi, arricchisce il terreno agrario di microrganismi utili allo sviluppo delle piante; la loro particolare composizione microbica, ricca di Trichoderma, Asperellum e Gamsii, e di PGPR, limita notevolmente la diffusione di agenti patogeni responsabili delle “soil born diseases” quali Sclerotinia, Fusarium, Pythium, Rizoctonia, Armillaria, Phytophtora ecc.
Fertilizzazioni mirate e sostenibili per salvare la sostanza organica - Ultima modifica: 2022-09-22T11:49:00+02:00 da Sara Vitali

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