Il nuovo presidente di Assofertilizzanti, Associazione nazionale produttori di fertilizzanti in ambito Federchimica, è Giovanni Toffoli, amministratore delegato di Adriatica spa. La nomina è stata ufficializzata all’Assemblea annuale dell’Associazione, che si è tenuta a Genova.
Toffoli subentra a Francesco Caterini, dopo essere stato componente del Consiglio di Presidenza e del Consiglio Direttivo di Assofertilizzanti già dal 2014.
«Sono chiamato alla guida di un’Associazione che rappresenta aziende capaci di apportare vantaggi indiscussi al sistema agricolo italiano. Fattori indispensabili per nutrire la terra, i fertilizzanti garantiscono ogni anno raccolti di qualità e abbondanti, capaci di soddisfare le esigenze del fabbisogno alimentare. Ogni giorno, questa Associazione lavora per fare agricoltura in modo corretto con un occhio di riguardo nei confronti delle tematiche ambientali – dichiara Toffoli -. L’auspicio è che quest’impegno venga valorizzato e non messo in discussione, né dalle Istituzioni, né dagli stakeholder. Valorizzare il comparto significa salvaguardare la competitività del settore agroalimentare nazionale».
Nel corso dell’Assemblea sono state confermate le cariche di Enrico Villa e Lorenzo Gallo a presidenti rispettivamente dei Gruppi "Concimi minerali" e "Fertilizzanti specialistici". Nuova carica, invece, per Felice Lo Faso, eletto presidente del Gruppo"Concimi organo-minerali, organici, ammendanti e substrati".
Una tavola rotonda centrata sulle grandi sfide del settore agroalimentare ha chiuso la due-giorni dell'Assemblea 2018 di Assofertilizzanti.
La tavola rotonda
Garantire una produzione di cibi sani e sicuri, sfruttando le potenzialità delle più moderne tecnologie in agricoltura e, allo stesso promuovere l’ottimizzazione di un utilizzo sostenibile dei fertilizzanti è stato il filo conduttore della tavola rotonda.
Matteo Lasagna, vice presidente di Confagricoltura, ha tratteggiato lo scenario di riferimento: «Le imprese agricole nel breve e medio periodo dovranno confrontarsi sempre più con i temi legati alla produttività e sostenibilità, con l’obiettivo di garantire un regolare approvvigionamento di prodotti alimentari di qualità, mangimi e biomateriali e nello stesso tempo tutelare le risorse naturali. Occorre però promuovere un’agricoltura sostenibile che lo sia in termini ambientali e sociali ma imprescindibilmente anche economici. In tale contesto la fertilizzazione è una pratica agronomica fondamentale che contribuisce al miglioramento della fertilità del terreno agrario, al nutrimento delle piante coltivate e, quindi, al loro sviluppo».
Nel suo intervento Marco Bonini, direttore generale Codè Crai Ovest hai sottolineato che «l’attenzione ai contenuti dei prodotti commercializzati e la ricerca della soddisfazione delle richieste dei clienti, anche sotto l’aspetto della sostenibilità nel suo complesso, sono un impegno che le aziende della distribuzione non possono disattendere».
In rappresentanza del mondo accademico Chiara Corbo, ricercatrice e coordinatrice presso l’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano ha affermato che «l’innovazione digitale contribuisce in maniera determinante nell’utilizzo più efficiente degli input produttivi, inclusi i prodotti fertilizzanti. Le tecnologie dell’Agricoltura 4.0 – che in Italia, secondo le stime dell’Osservatorio Smart AgriFood, vale oggi 100 milioni di euro – consentono di agire in campo in maniera mirata, generando efficienza, riduzione dei costi e sostenibilità e garantendo, al tempo stesso, la qualità del prodotto finale».
Riprendendo lo spunto dal suo monologo "Da Pinocchio a Masterchef" che ha preceduto la tavola rotonda, lo scrittore e ispettore del Mipaaf Antonio Pascale ha fatto suonare un campanello d’allarme: per l’intero sistema dell’agroalimentare non sono da sottovalutare i possibili danni che derivano dalle fake news, le informazioni fallaci capaci di influenzare negativamente il consumatore finale, con conseguenti ripercussioni nei rapporti tra gdo, agricoltori e industrie.
Il progetto qualità
In chiusura Toffoli ha affermato: «Nel corso del mio mandato proseguirò il lavoro di apertura al dialogo con tutte le realtà che operano nel settore, per fugare ogni possibile dubbio sulla sicurezza dei nostri prodotti. Parte di questo lavoro è già stato fatto attraverso il Progetto Qualità, dove tutte le imprese associate ad Assofertilizzanti, hanno dimostrato di essersi impegnate in una gestione più virtuosa dei propri prodotti».
Il Progetto Qualità, ha sottolineato il presidente Toffoli, è un’iniziativa promossa da Assofertilizzanti per stimolare le aziende associate ad una maggiore efficienza, un incremento dei controlli qualità e una rigorosa attenzione alle tematiche connesse alla salute e alla sicurezza umana e ambientale. A fronte del rispetto della normativa e di una serie di specifiche tecniche a cui sono chiamate ad attenersi per l’intero ciclo produttivo (dalla selezione delle materie prime al prodotto finito), le aziende si vedono riconoscere il Marchio di Qualità. Nel 2017 lo hanno ottenuto in 34. Per i consumatori finali, il Marchio è una vera e propria garanzia: identifica un prodotto conforme alla legge e con una composizione nutrizionale rispondente a quanto riportato sull’etichetta.