Cinque giornate di eventi, sette webinar, ventidue comunicazioni orali, cinque visite guidate (nel rispetto delle procedure di questo periodo), dieci dirette dai campi, proiezioni di dieci video e di un film girato interamente nel Salento: sono alcuni dei numeri della IV edizione della “Settimana della biodiversità pugliese: Agricoltura, Alimentazione e Ambiente” (17-21 maggio) organizzata dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia insieme con il Dipartimento di scienze agro-ambientali e territoriali (Disaat) dell’Università di Bari.
Sul sito web www.settimanabiodiversitapugliese.it sono riportati i dettagli del ricco programma e oltre 150 contributi sulla biodiversità (soprattutto agrobiodiversità) pugliese provenienti dalle università e dagli enti di ricerca operanti in Puglia, nonché da associazioni e volontari impegnati nella tutela della biodiversità.
Pentassuglia: «Tutelare e valorizzare la biodiversità»
«La “Settimana della biodiversità pugliese” viene organizzata dalla Regione Puglia anche quest’anno in occasione della Giornata nazionale per la Biodiversità di interesse agricolo e alimentare, istituita dalla legge 1° dicembre 2015, n. 194 – ricorda l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia –. L’iniziativa, realizzata con il contributo del Mipaaf, e in collaborazione con le Università e i Centri di ricerca regionali, coordinati dal Disaat, intende favorire la diffusione delle conoscenze sulla ricchezza in biodiversità del nostro territorio.
In particolare quest’anno si è inteso allargare lo sguardo alla biodiversità naturale di cui quella agricola e alimentare rappresenta parte fondamentale nei processi di contrasto al depauperamento delle risorse. Le azioni della Regione Puglia per la tutela dell’agrobiodiversità sono volte non solo alla tutela ma anche, e soprattutto, alla valorizzazione delle risorse genetiche, vegetali e animali, che risultano fondamentali per un’agricoltura sostenibile e resiliente. L’immensa base genetica costituita dalle oltre 600 varietà vegetali che nei secoli i nostri agricoltori hanno selezionato è uno strumento formidabile per supportare le azioni di adattamento della nostra agricoltura ai cambiamenti climatici e di ricerca di soluzioni di resistenza alle nuove emergenze fitopatologiche».
Trotta: «Lottare contro la perdita di biodiversità»
La biodiversità è oggi considerata parte fondamentale nella nuova strategia della Politica agricola comune, afferma Luigi Trotta, Dirigente della Sezione “Competitività delle filiere agroalimentari” al Dipartimento Agricoltura, sviluppo rurale ed ambientale della Regione Puglia.
«“Lottare contro la perdita di biodiversità” è uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per l’agricoltura, per mezzo del quale investiremo una ingente quantità di risorse per costruire il futuro del nostro Paese. Questa elevata attenzione del legislatore si spiega con il ruolo fondamentale nelle politiche di sostegno all’agricoltura e allo sviluppo rurale che hanno sia l’obiettivo di favorire il mantenimento di pratiche agricole che tutelino le risorse naturali (acqua e suolo) e non pregiudichino la stabilità degli agroecosistemi, sia quello di rafforzare il rapporto che l’agricoltura ha con il territorio, in particolare con le aree ad alta naturalità, funzionali al mantenimento e all’incremento della biodiversità naturale».
Con la legge regionale n. 39 del 2013 “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario, forestale e zootecnico”, la Regione Puglia ha avviato un convinto percorso di tutela dell’agrobiodiversità, e negli anni ha consolidato le conoscenze acquisite e le esperienze maturate sul territorio, riportandole in un unico quadro strategico. Si è così creata una vera e propria “rete della biodiversità” fatta non solo delle tante varietà e razze a rischio di erosione genetica che oggi la Regione tiene sotto tutela, ma anche di storie, conoscenze, scoperte, pratiche: strade percorse dagli agricoltori e dalle loro famiglie, dai ricercatori, dalle comunità rurali e dalle associazioni, dagli studenti e dagli appassionati.
«Tutelare la biodiversità dell’agricoltura pugliese significa quindi anche conoscerne le radici, le tradizioni e le usanze, gli impieghi e le ricette che dai suoi prodotti si traggono. I saperi delle generazioni passate sono per noi patrimonio prezioso, da recuperare e tramandare, affinché continuino a rappresentare il perno dell’identità del nostro territorio, che fa della Puglia una delle Regioni più apprezzate a livello nazionale, europeo e oltre. Molto è stato realizzato, ancora molto c’è da fare per dare valore alle risorse genetiche locali della Puglia. Procedendo sempre più convintamente sul percorso tracciato».
Santamaria: «Divulgare esperienze e conoscenze»
Il curatore della “Settimana della biodiversità pugliese”, Pietro Santamaria, docente di Orticoltura presso il Disaat, non nasconde la sua soddisfazione per il programma allestito: «Siamo riusciti a realizzare qualcosa di straordinario. A causa dell’emergenza sanitaria, temevano di non poter celebrare la Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, che dal 2016 si celebra in Italia il 20 maggio. Per questo ci siamo impegnati a raccogliere preventivamente i contributi realizzati negli ultimi anni o per l’occasione da tanti colleghi e appassionati che operano in Puglia. Il risultato è straordinario: oggi mettiamo a disposizione di tutti un patrimonio di conoscenze in un unico contenitore, un sito web di facile consultazione, adatto anche alle scuole».
Le cinque giornate dedicate alla biodiversità raccolgono esperienze, conoscenze, incontri, storie, ricerche, curiosità, testimonianze, volti di coloro che hanno contribuito a preservare la bellezza della biodiversità e a tramandarla alle generazioni future.
«Sono state coinvolte tutte le scuole pugliesi in un percorso di conoscenza della bellezza delle risorse agro-ambientali del nostro territorio, con la partecipazione al concorso fotografico “Obiettivo Agrobiodiversità”, finalizzato a rendere gli studenti parte attiva nel ‘raccontare’ la nostra biodiversità. Seppure in modo virtuale, dal 17 al 21 maggio la biodiversità naturale e agricola è protagonista di incontri tra istituzioni, agricoltori, ricercatori, studenti, docenti e biopatriarchi, con la consapevolezza della pluralità del valore della biodiversità. In modo che sia a tutti chiaro che assicurare un soddisfacente livello di agrobiodiversità significa poter disporre di un serbatoio naturale di variabilità genetica, fondamentale per supportare l’agricoltura come fonte sostenibile di cibo per le persone e gli animali».