Ospiti di elezione della piralide del mais sono il mais ed il sorgo, ma le larve del lepidottero sono notevolmente polifaghe ed in grado di attaccare un considerevole numero di specie coltivate e spontanee, fra le quali occorre menzionare peperone e fagiolino da industria. Sul peperone gli attacchi interessano le bacche mentre sul fagiolino le larve penetrano nei baccelli.
La maggiore consistenza del volo degli adulti di seconda generazione del parassita si riscontra nel periodo compreso fra la terza decade di luglio e la seconda del mese di agosto, pertanto nel periodo di validità di questa rubrica occorre intensificare il monitoraggio del volo degli adulti mediante l’uso di trappole innescate con il feromone sessuale e con fenilacetaldeide per consentire la cattura di entrambi i sessi.
La lotta con prodotti chimici nei confronti delle larve del fitofago, molto spesso responsabili di significativi danni alle produzioni, deve essere realizzata su fagiolino con almeno tre interventi a partire dalla fase del baccello differenziato, mentre su peperone è opportuno assicurare la protezione continua delle bacche dal momento in cui si riscontra l’inizio della deposizione delle uova con trattamenti cadenzati dopo ogni raccolta.
Dal punto di vista fitoiatrico si consiglia di impiegare i preparati più persistenti dopo ogni distacco delle bacche del peperone e a debita distanza dall’epoca di raccolta dei baccelli del fagiolino, ed utilizzare quelli caratterizzati da un tempo di carenza più breve nei trattamenti che si rendono necessari in prossimità della raccolta. E’ opportuno precisare che i preparati a base di indoxacarb, lufenuron e chlorantraniliprole possono essere impiegati solo su peperone, mentre tutti gli altri indicati in tabella sono ammessi anche su fagiolino.
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