«Purtroppo sussiste seriamente la possibilità che ampie zone del bacino padano possano restare senz’acqua». La lapidaria, quanto preoccupante affermazione rilasciata al Macfrut di Rimini da Meuccio Berselli, segretario dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, trova immediata conferma nel report settimanale dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche, che indica come le recenti piogge non abbiano sostanzialmente inciso su uno stato di siccità, che pare quest’anno ormai irreversibile per molte regioni del Nord Italia.
«Si prospetta una stagione di grande difficoltà idrica, che i Consorzi di bonifica e irrigazione dovranno gestire con grande professionalità ed in concerto con le esigenze dei territori – gli ha fatto eco Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi) -.
È dunque necessario avviare rapidamene un piano infrastrutturale, perché abbiamo ormai poco tempo per evitare di pregiudicare l’agricoltura italiana di fronte alle conseguenze della siccità».
“Il “Piano Laghetti”, che prossimamente presenteremo con Coldiretti – ha annunciato Massimo Gargano, direttore generale di Anbi, è una grande opportunità, perché opererà nel senso della compatibilità fra grandi esigenze del Paese: agricola, ambientale ed energetica».
"Goccia verde" per un'agricoltura sostenibile
La vetrina del Macfrut è stata anche l’occasione per il lancio di due importanti iniziative sul fronte irriguo: il marchio "Goccia Verde” e il progetto “Irrigation Cognitive Manager”.
«Il marchio Goccia Verde – afferma Adriano Battilani, segretario generale di Irrigants d'Europe - è stato voluto dall’Anbi come standard privato di certificazione della sostenibilità dell’uso dell’acqua in agricoltura. Goccia verde è regolato da un disciplinare per la valutazione della sostenibilità di processi gestionali e produttivi basato su indicatori in linea con i principali standard e con le norme internazionali.
Il marchio viene lanciato come strumento di miglioramento della sostenibilità idrica territoriale e individuale teso a migliorare la competitività delle produzioni sul mercato nazionale e internazionale. A breve verrà presentato il logo attualmente in fase di registrazione».
Le prime certificazioni “Goccia Verde” dovrebbero essere assegnate subito dopo l’estate e comunque entro la fine dell’anno.
I rappresentanti delle imprese agricole (Sonia Ricci di Unaproa, Vito Busillo presidente del Consorzio di tutela della rucola della piana del Sele Igp e Adriano Aldovrandi di Unapera), intervenuti alla presentazione del marchio hanno apprezzato l’iniziativa che tende a esaltare la qualità dei prodotti e caratterizzarne la sostenibilità.
Miglioramento della pianificazione territoriale
Nell’ambito della gestione e pianificazione territoriale delle acque irrigue è stato invece presentato il progetto “Irrigation Cognitive Managing” che nasce da un protocollo d’intesa firmato da Autorità di bacino del Po, Anbi e Canale Emiliano-Romagnolo.
«L’acqua manca, purtroppo, ma i dati sul suo impiego ci sono e sono tanti – ha ricordato Roberto Genovesi del Cer –; si tratta solo di organizzarli al meglio per sviluppare una gestione della risorsa idrica sempre più puntuale».
Verrà così realizzato un imponente database che prevede un modulo di importazione dati e uno di esportazione nell’ambito di un distrutto irriguo per fornire acqua e servizi in maniera efficiente ed efficace.
Anche quest’anno nei padiglioni della fiera di Rimini è stato ricostruito dal Cer un campo prove (Acqua Campus), utilizzato come area dimostrativa, nel quale tecnici esperti hanno messo a disposizione degli imprenditori le ultime novità e strategie per il comparto irriguo.