Da domani è possibile presentare le domande online di ingresso per i lavoratori stagionali extracomunitari. Una sorta di “click day” che consentirà l’entrata in Italia al massimo di 18.000 unità, ripartite tra regioni e province autonome dal ministero del Lavoro.
Dal 24 gennaio era disponibile l’applicativo utile alla precompilazione dei moduli di domande all’indirizzo https://nullaostalavoro.dici.interno.it (mod. C -stag.), mentre le domande potranno essere trasmesse, appunto, a partire da domani 31 gennaio 2018 e fino al 31 dicembre prossimo attraverso il sistema attivo sul sito del ministero dell’Interno.
Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali di concerto con il ministero dell’Interno ha emanato la circolare n.35/167 del 18 gennaio con cui sono state fornite indicazioni, anche ai datori di lavoro agricolo. Dal Dpcm del 15 dicembre 2017 è previsto che in Italia potranno arrivare complessivamente 30.850 lavoratori extracomunitari per motivi di lavoro stagionale, non stagionale e di lavoro autonomo.
La richiesta di lavoratori extracomunitari stagionali per conto delle aziende del comparto agricolo potrà essere attivata per far giungere in Italia lavoratori di una delle seguenti nazioni: Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, egitto, El Salvador, Etiopia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucrania.
Nell’ambito dei 18.000 permessi ben 2.000 sono riservati a coloro che sono già venuti in Italia almeno una volta nei cinque anni precedenti per svolgere lavoro subordinato. Questi cittadini maturano un diritto di precedenza, così come stabilito dall’articolo 24 comma 9 del Testo Unico sull’Immigrazione, per rientrare in Italia a svolgere attività di carattere stagionale presso lo stesso o un altro datore di lavoro. Per beneficiare del diritto di precedenza è necessario che il cittadino extracomunitario abbia rispettato le condizioni riportate nel permesso di soggiorno e sia rientrato nel suo Stato di provenienza alla scadenza del permesso di soggiorno di cui era titolare.
In questo caso il datore di lavoro dovrà presentare domanda per ottenere un nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale. La collocazione temporale dovrà essere determinata in base al contratto di soggiorno per lavoro che il datore offre e non dovrà necessariamente corrispondere a quella usufruita dal lavoratore nel periodo precedente.
Come convertire un permesso di soggiorno in lavoro subordinato
Quest’anno la novità riguarda l’aumento delle quote riservate al settore agricolo stagionale, che passano dai 17.000 lavoratori del 2017 ai 18mila di quest’anno, restando comunque significativa la quota di 4.750 conversioni dei permessi per lavoro stagionale in permessi di soggiorno per lavoro subordinato che consentiranno a molte aziende agricole di stabilizzare il rapporto con i propri dipendenti stranieri entrati in questi anni con i flussi stagionali. Risultano poi semplificati anche i requisiti per la richiesta del permesso stagionale pluriennale e la procedura di accoglimento dell’istanza per “silenzio-assenso”, essendo sufficiente che lo straniero abbia fatto regolare ingresso con permesso di soggiorno stagionale almeno una volta nei cinque anni precedenti per potervi avere accesso.
Per quanto attiene le aziende del comparto agricolo perché possa esserci una conversione del permesso di soggiorno in lavoro subordinato dovrà risultare una prestazione media di almeno 13 giorni mensili, nei tre mesi lavorativi, per un numero complessivo di trentanove giornate coperte da una regolare contribuzione previdenziale. Tale numero di giornate lavorate è stato stabilito considerando che nel comparto agricolo viene svolto da lavoratori stagionali, le cui prestazioni lavorative devono essere effettuate a giornate e non a mesi.
Pertanto quando il lavoratore verrà convocato presso lo Sportello Unico, oltre alla lettera di convocazione, dovrà presentare la proposta di contratto di soggiorno sottoscritta dal datore di lavoro che intende assumerlo. Tale proposta è considerata come impegno da parte del datore ad assumere il lavoratore extracomunitario. Al datore spetta procedere all’assunzione inviando telematicamente la comunicazione di assunzione attraverso il modello UNI-Lav, la cui copia dovrà essere consegnata al lavoratore. Il lavoratore a questo punto dovrà inserire la copia dell’UNI-Lav nel plico da inviare alla Questura competente per ottenere il permesso.
Se invece si intende convertire il permesso di soggiorno da stagionale a subordinato, utilizzando il Modello VB, considerando al disponibilità di quote, dovranno essere passati almeno tre mesi da un regolare rapporto di lavoro stagionale e ci si dovrà trovare in presenza di requisiti che permettano l’assunzione attraverso un nuovo rapporto di lavoro a tempo determinato od indeterminato. Spetterà agli Ispettori territoriali del lavoro constatare: che ci siano i requisiti per porre in essere un rapporto di lavoro, che si sia provveduto ad una regolare assunzione quando il cittadino extracomunitario è entrato per la prima volta in Italia, la durata del rapporto stagionale e che il datore di lavoro abbia provveduto al pagamento dei contributi agli Enti previdenziali a favore del lavoratore.
Come inviare le domande
Il soggetto che intende inviare le domande potrà trovare sia le procedure da seguire che la verifica dello stato di avanzamento della pratica andando sul sito del ministero dell’Interno www.interno.gov.it. Durante la fase di compilazione e inoltro delle domande si ha la possibilità di ricevere assistenza attraverso un servizio di help desk, raggiungibile attraverso un modulo di richiesta di assistenza. Tutte le domande verranno gestite dal programma singolarmente e non a pacchetto, per cui nel caso venissero inviate più domande contemporaneamente verranno gestite come se fossero state inviate singolarmente in base all’ordine di compilazione, ricevendo singole ricevute per ogni domanda. Pertanto le domande verranno trattate in base al loro ordine cronologico di presentazione.
Per quanto attiene il lavoro stagionale e per le richieste di lavoro stagionale pluriennale, nell’ambito del comparto agricolo, nulla è cambiato rispetto alle indicazioni fornite dal ministero del Lavoro con la Circolare del 16 dicembre 2016 anche per quanto attiene ulteriori ipotesi di rifiuto del nulla osta al lavoro. Rimane immutata la procedura del silenzio assenso per le richieste di nulla osta al lavoro stagionale e stagionale pluriennale per chi è stato precedentemente autorizzato a prestare lavoro stagionale almeno una volta nei cinque anni precedenti presso lo stesso datore di lavoro. Infine occorrerà adempiere contestualmente alla comunicazione obbligatoria di assunzione ed alla sottoscrizione del contratto di soggiorno.