ll clima, il contesto politico-normativo, la società e le tecnologie stanno cambiando e con esse anche il modo di fare agricoltura. Secondo Basf Agricultural Solutions la via da percorrere passa da una costante innovazione a livello di sementi e crop protection, dai sistemi digitali per la gestione delle colture, dalla gestione intelligente e sostenibile delle pratiche agricole e da un profondo dialogo con gli agricoltori per offrire soluzioni su misura.
La visione e l’approccio di Basf alla nuova agricoltura è stato al centro dell’evento “Our way forward agriculture” a Nunhem, nei Paesi Bassi, sede centrale per la ricerca e miglioramento genetico vegetale, dove Basf Vegetable Seeds opera sotto il marchio Nunhems.
Un nuovo capitolo per l’agricoltura
«Siamo all’inizio di un nuovo capitolo della nostra attività – spiega Vincent Gros, presidente di Basf Agricultural Solutions -, la nostra strategia si basa sulla centralità dell’attività degli agricoltori e ha lo scopo di renderli maggiormente resilienti, massimizzare la loro redditività, contribuire a ridurre i rischi connessi ai cambiamenti climatici e alla pressione delle malattie, oltre ad aiutarli a soddisfare le richieste del mercato».
«Gli ambiti operativi su cui puntiamo sono: innovazione, sostenibilità, digitalizzazione e vicinanza al cliente. Nello specifico, con un investimento di 900 milioni di euro in ricerca e sviluppo, entro il 2028 amplieremo il portfolio a livello di crop protection, con otto nuovi principi attivi tra fungicidi e insetticidi, a livello di sementi (grano ibrido, soia, canola, cotone e orticole) e di tecnologie digitali, per offrire all’agricoltore un sistema integrato di soluzioni per una gestione completa del crop system».
Una varietà di frumento ibrido e Xarvio Healty Fields
Tra le principali novità, Livio Tedeschi, vice presidente senior Basf Agricultural Solutions area Emea e Cis, ha annunciato che, entro il 2025, arriverà la prima varietà di frumento ibrido e, ancora prima nel 2020, verrà lanciato un nuovo supporto digitale Xarvio Healty Fields, che integrerà i già esistenti Xarvio Scouting e Field manager, che non solo assicurerà strategie specifiche di intervento per singole aree del terreno e la loro attuazione tramite un operatore certificato o da parte dello stesso agricoltore, ma potrà anche garantire il successo di una corretta applicazione degli agrofarmaci.
«Lavoreremo anche sulle tecnologie Crispr-Cas e su prodotti adatti anche al biologico, ma su questo aspetto – hanno precisato Gros e Tedeschi – il nostro impegno sarà soprattutto volto a integrare prodotti tradizionali con le nuove e più sostenibili tecnologie, nella speranza che si trovi un equilibrio nel dibattito pubblico tra agricoltura convenzionale e agricoltura biologica».
Innovazioni, partnership e soluzioni digitali
Esempi concreti di innovazione sostenibile, coinvolgimento degli agricoltori e digitalizzazione si trovano nei prodotti e nei progetti che Basf propone per i Paesi dell’area mediterranea - Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Israele – insieme a Turchia, Iran, Africa e Medio Oriente.
«Siamo impegnati – ha spiegato Alberto Ancora, vice presidente Agricultural Solutions Emea Sud – a trasferire agli agricoltori della nostra area, caratterizzata da colture specifiche e da un mercato con una clientela numerosa e frammentata, prodotti innovativi per lo sviluppo e la difesa delle colture capaci di garantire elevati standard di sostenibilità, come Provisia, che sostituirà la tecnologia Clearfield, Revysol, fungicida per cereali e orticole, e Tessior, contro l’Esca della vite. Ma non ci fermiamo solo alla difesa, abbiamo realizzato delle partnership con agricoltori e altre aziende del settore per realizzare filiere produttive sostenibili a partire dal seme. Si tratta dei progetti FiberMax, per la produzione del cotone in Grecia, Olive Oil initiative, per la coltivazione delle olive, e il network Tenuta Darola, sulla produzione sostenibile del riso. Le soluzioni digitali innovative che stiamo portando avanti riguardano il progetto di blockchain “Riso Chiaro”, sulla tracciabilità del riso prodotto in Tenuta Darola, e sistemi di supporto alla coltivazione, un Dss realizzato in collaborazione con Hort@ e un sistema di allerta “#Hapi” (disponibile in Egitto dal 2020), che avvisa preventivamente i coltivatori di pomodoro sui possibili attacchi fitosanitari».