La coltivazione del colza è diffusa soprattutto nei paesi nord-Europei ma in Italia e altri paesi (Balcani e nord Europa non si ferma la sua coltivazione.
Il colza in Italia è una pianta flessibile nel passato impiegata per la gestione conservativa del terreno, attraverso l’impiego di tecniche Agronomiche come il set-aside e le cover crop. Oggi, il suo utilizzo è contraddistinto da una filiera prevalentemente industriale dove i tipici semi colorati (neri, marroncino e brunastro) vengono lavorati per ottenere olio, biocarburanti e mangimi.
Dal punto di vista agronomico il colza è una pianta a ciclo colturale autunno-vernino. Infatti questa coltura si posiziona all’interno della rotazione/avvicendamento al posto del frumento. Per questo motivo, la precocità di semina risulta essere un vincolo che spesso rende difficile la scelta di quando realizzare la preparazione del letto di semina e la scelta di come programmare la gestione del terreno. Individuare il giusto periodo di semina, è una condizione necessaria per garantire la corretta durata del ciclo colturale e il successo produttivo, ma non solo. Moltissime sono le varietà commerciali di seme disponibili. Ognuna adattabile a diverse esigenze termiche e luminose tipiche dei diversi areali.
Ma qual è la concimazione più adatta?
Colza, la concimazione secondo Fomet
A questo proposito Fomet propone un’intera gamma di prodotti per la fertilizzazione del colza. Prodotti organici, organo-minerali, correttivi e fertilizzanti speciali caratterizzati da un lento rilascio delle componenti.
L’obiettivo principale nelle prime fasi di sviluppo di questa coltura, sarà prevenire vigori vegetativi eccessivi. Garantire, quindi, il giusto sviluppo delle parti vegetative, soprattutto durante la fase autunnale e invernale del ciclo.
Azocor e Nutricorn
Fomet propone per l’apporto di azoto a lento rilascio soluzioni come Azocor® 105 e Nutricorn®, due prodotti che grazie al lungo periodo di mineralizzazione rilasciano l’azoto in periodi che possono variare tra 120 e 160 giorni a seconda del clima. L’impiego di questi fertilizzanti durante i mesi compresi tra ottobre e dicembre permetterà di ridurre gli eventuali rischi di lisciviazione e di mancata fertilizzazione.
Unis
Altre soluzioni per la fertilizzazione di questa coltura sono Unis® che grazie alla sostanza organica presente in grande quantità, esplica sia un ruolo di nutrimento per le colture (principalmente come fonte di azoto organico e di microelementi) che di protezione delle matrici minerali ad essa miscelate. Permette infatti la formazione di composti con gli elementi nutritivi minerali che ne riducono la possibilità di reazioni di insolubilizzazione nel terreno. Inoltre, viene assimilata dalle piante lentamente, grazie ai processi di mineralizzazione che avvengono con una certa gradualità.
Unis® inoltre è un fertilizzante che risponde alle esigenze di concimazione di colture quali l’olivo (soprattutto nella zona del Sud Italia) e degli agrumi. Può essere distribuito a spaglio su tutta la superficie oppure collocato sotto chioma per singola pianta laddove i terreni sono in pendenza oppure gli arboreti hanno impianti che non rispettano file prestabilite. Per la sua massima resa, è consigliabile interrare leggermente il prodotto, oppure sfalciare sopra l’erba. È consigliato l’impiego anche su prati alla ripresa primaverile, con possibili integrazioni nella fase estiva, se richiesto.
Vigoramin Boro e Orostim
Non ultimo, la disponibilità di un’intera gamma di prodotti liquidi utili per la gestione di eventuali stress permette di lavorare a livello nutritivo in condizioni difficili che possono condizionare il successo produttivo della coltura, alcuni esempi sono Vigoramin® Boro e Orostim®.
Per maggiori informazioni può essere consultato il catalogo scaricabile sul sito oppure contattate lo staff agronomico Fomet alla mail: fomet@fomet.it.