Materia prima organica a Km 0

materia prima organica
Enrico Boscolo Sassariolo, cmo di Agribios Italiana
Agribios concentra le energie per ridurre l’impronta ecologica

«Siamo produttori di ciò che vendiamo! Per questo motivo sappiamo cosa finisce nel campo dei nostri agricoltori. Offriamo fertilizzanti tecnologicamente e agronomicamente avanzati per ottenere ottime rese e redditività per le aziende dei nostri clienti, riducendo l’impatto ambientale e garantendo loro un futuro». Lo dichiara Enrico Boscolo Sassariolo, cmo di Agribios Italiana, azienda leader nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti organici e organo-minerali. È proprio la frazione organica di elevata qualità a caratterizzare i prodotti Agribios, infatti, mentre le componenti minerali necessarie al processo produttivo vengono reperite sul mercato internazionale, l’approvvigionamento della sostanza organica, principalmente letame, avviene esclusivamente sul territorio nazionale.

Energia “concentrata”

Il focus è dunque centrato sulla filiera produttiva, concentrando le energie e le risorse al fine di ridurre l’impronta ecologica in maniera concreta e produrre valore aggiunto per gli agricoltori. In considerazione delle necessarie riduzioni in apporti minerali, che dovranno essere affrontate in un prossimo futuro per andare in contro alle necessità imposte dal “Green Deal Europeo”, il reparto ricerca e sviluppo di Agribios pone costante attenzione alla sostenibilità e all’ambiente, per massimizzare l’efficacia degli elementi nutritivi e garantire risultati eccezionali utilizzando sempre meno quantità di prodotto. A tal proposito Carlo Alberto Antoniazzi, direttore commerciale Agribios Italiana dichiara: «Il nostro ruolo di produttori ci spinge al continuo dialogo con gli istituti di ricerca e con i clienti per produrre fertilizzanti innovativi, che anticipano le richieste del mercato. Dobbiamo ragionare a 360 gradi per rendere più efficienti le concimazioni; non solo macroelementi ma anche sostanza organica, biostimolanti e microrganismi utili per un’agricoltura vincente, con minori input ed economicamente sostenibile».

Carlo Alberto Antoniazzi (a sinistra) e Giovanni Ravagnan

Un involucro “green”

L’attenzione all’ambiente di Agribios non si ferma alla ricerca sul prodotto in sé ma, recentemente, il percorso ha coinvolto l’identità che passa anche dall’imballaggio. «Nel progetto di restyling grafico dedicato alle nostre produzioni abbiamo perseguito una duplice finalità – dichiara Boscolo Sassariolo –. Da un lato l’esigenza di dare un chiaro riferimento al marchio e ai prodotti, rendendoli differenziabili e facilmente riconoscibili agli occhi dei consumatori; dall’altro dare un’informazione chiara delle principali caratteristiche del prodotto e di utilizzo». È proprio l’informazione inerente all’identità del prodotto che ha guidato la scelta di dare un colore diverso nel packaging: rosso per i correttivi, giallo per i concimi organici, grigio per gli organo-minerali, verde per gli organo-minerali biologici.

Risultati importanti

L’espansione è dimostrata dai risultati, il 2020 ha visto crescere il fatturato per un volume complessivo pari a 15 milioni di euro, registrando una crescita del 15%. Grazie a questi numeri Agribios si espande e lo fa in Italia; è previsto, infatti un ampliamento di 8mila m2 della storica sede di Canneto sull’Oglio (Mantova), destinata alla produzione dei fertilizzanti organici e organo minerali e il confezionamento del solfato ferroso. A questo si aggiungerà il nuovo stabilimento di Villafranca Padovana (Padova). Giovanni Ravagnan, ceo di Agribios Italiana dichiara: «Stiamo costruendo il nostro futuro sulle fondamenta che da sempre hanno contraddistinto il nostro percorso, con quasi 50 anni di storia».

Materia prima organica a Km 0 - Ultima modifica: 2021-12-21T08:30:43+01:00 da K4

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