Un recente studio condotto da ricercatori universitari italiani ha messo in evidenza molte caratteristiche positive del mais transgenico: è più resistente alle malattie, ha una minor concentrazione di sostanze tossiche per l'uomo e gli animali, produce di più e quindi necessità di minori trattamenti con sostanze che possono inquinare l'ambiente. Nel mondo sono una trentina i Paesi dove si coltivano su larga scala colture Ogm, solo 4 in Europa, mentre in Italia per ora è vietato. La stragrande maggioranza dell'opinione pubblica è contraria agli Ogm, spesso anche perché non informata in maniera corretta e approfondita su questo tipo di coltivazioni. Ma chi lavora nell'agricoltura (produttori, tecnici, funzionari, imprese fornitrici), come la pensa? Rispondendo a questi quattro quesiti potete dire la vostra.
1) Sei favorevole o contrario alle colture Ogm?
2) Come agricoltore, se in Italia fosse possibile, coltiveresti mais biotech sui tuoi campi?
3) Ritieni che il mais Ogm potrebbe alleviare o risolvere la crisi sempre più grave che investe il comparto maidicolo italiano e ridurre le importazioni dall'estero?
4) Oggi la ricerca è in grado di proporre ibridi modificati tramite il genome editing, un metodo che non "snatura" il bagaglio genetico di una varietà, ma si limita a correggere gli errori o migliorare certe caratteristiche. Potrebbe essere questa la strada da percorrere, soprattutto in Italia, dove ci sono da salvaguardare una gran quantità di colture tipiche?
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Buonasera, sono agricoltore e penso che l’ogm sia un’alternativa ai pesticidi. L’argomento è molto delicato, e se mal gestito (Come di consueto!), è meglio non rischiare.