La contaminazione batterica in prodotti quali frutta e verdura costituisce una delle maggiori minacce per la salute del consumatore e per l’intero settore agricolo; la presenza di pericolosi batteri quali E.coli, Salmonella o Listeria nel prodotto, genera danni gravissimi in termini economici, sia ai coltivatori sia ai distributori. Per abbattere i rischi per la salute delle persone, è fondamentale avere un processo di autocontrollo rapido ed efficiente dei prodotti freschi, innalzando così al contempo gli standard di sicurezza e qualità dell’industria. In questo contesto si inserisce l'attività di Instabact, start-up innovativa italiana nata per portare sul mercato un innovativo sistema per l’autocontrollo aziendale che permette l’identificazione rapida dei principali batteri patogeni e la loro quantificazione su verdure a foglia di I e IV gamma.
Un problema per l'ortofrutta
In termini di pericoli di natura microbiologica, il settore ortofrutta presenta particolari e maggiori rischi per il fatto che gran parte del prodotto ortofrutticolo è consumato crudo. Il problema investe i diversi settori della filiera ortofrutta: I Gamma (commercializzato non lavato), IV Gamma (pronto al consumo), surgelato.
Gli attuali test microbiologici per l’industria alimentare forniscono dei risultati in tempi troppo lunghi, il che spesso obbliga a fare dei ritiri di prodotto. La situazione attuale vede in USA ed Europa il 47% dei richiami di prodotto (in pratica un richiamo ogni due) è dovuto a problemi di carattere microbiologico. (Dato: Swiss RE). La mancanza di un test rapido ed accurato che possa rilevare la presenza di batteri (es. E.Coli, Listeria, Salmonella, etc.) è un problema importante per l’industria alimentare fresca (frutta e verdura, caseifici, carne e pesce freschi e così via). I risultati dei classici sistemi di test (HPC) arrivano dopo diversi giorni. I test “rapidi” possono richiedere dalle 18 alle 32 ore. In questo lasso di tempo, gli alimenti sono già stati evasi dalla struttura di produzione e si trovano già sugli scaffali dei supermercati o addirittura sono stati già consumati dal cliente.
Individuazione ultrarapida di batteri
Per il proprio rivoluzionario sistema di autocontrollo, Instabact ha adottato la tecnologia israeliana Yarok, già validata dall’Institute for Food Microbiology and Consumer Goods selezionata e premiata da esclusive istituzioni di settore, come lo storico Istituto statunitense per le Tecnologie Alimentari, e l’Organizzazione per lo Sviluppo Industriale dell’ONU, che consente l’individuazione ultrarapida di batteri nocivi attivi senza incorrere in falsi positivi derivanti dalla rilevazione di agenti patogeni non attivi o presenti in concentrazioni minime.
A differenza dei test tradizionali, i risultati sono ottenibili in poche ore anziché in giorni (vedi Tabella 1), permettendo il controllo del prodotto agricolo prima della sua commercializzazione e senza comprometterne la freschezza.
Tabella 1 - Metodi di analisi a confronto
Batterio | Yarok | Metodi tradizionali (HPC/Petri) | Altri metodi |
E.coli | 45 min | 28 h – 4 gg | 14 - 24 h |
Salmonella | 45 min | 4-5 gg | 32 - 72 h |
Listeria | 45 min | 4-5 gg | 36 - 42 h |
La soluzione instabact si basa sull'uso di speciali reagenti e di un software bioanalitico, utilizzati con un semplice pacchetto integrato di attrezzature di laboratorio.
La procedura di analisi è semplice e non richiede da parte dell'operatore una precedente esperienza di laboratorio. I risultati presentati dal software sono espressi come richiesto dalla normativa europea, ovvero in unità indicanti la presenza di batteri vivi e quindi attivamente pericolosi.
Il sistema di analisi si compone dei seguenti passaggi:
- preparazione del campione: materiale vegetale da esaminare e reagenti;
- breve incubazione;
- filtrazione;
- marcatura;
- trasferimento del batterio sul vetrino e analisi al microscopio
- acquisizione delle immagini dei batteri al pc;
- conta dei batteri vivi presenti (CFU) da parte del software.