Prospettive promettenti per gli ortaggi surgelati della Basilicata

carciofo arpor
Il progetto Velusur, finanziato dalla Regione Basilicata, ha l'obiettivo di sviluppare innovazione e sostenibilità nelle filiere orticole lucane

Un convegno per affrontare il tema dell'innovazione e dello sviluppo sostenibile per le filiere dei vegetali surgelati lucani. A Casa Cava nei Sassi di Matera, il 19 ottobre scorso, si è svolto il workshop promosso da Arpor a conclusione del progetto di filiera Ve.Lu.Sur (Vegetali lucani surgelati) finanziato dalla Regione Basilicata.

L’obiettivo della mattinata è stato quello di trasferire la conoscenza e risultanze del Comitato di Innovazione e Sviluppo Sostenibile del progetto di filiera Ve.Lu.Sur. Arpor, coordinato da Sata in collaborazione con l’ufficio tecnico e qualità Arpor-Orogel, Alsia e il prof. Vincenzo Michele Sellitto.

Il suolo è vivo

Il primo intervento dal titolo "il suolo, la fertilità e la nutrizione innovativa” è stato tenuto dal prof. Michele Vincenzo Sellitto, che ha sottolineato l’importanza delle caratteristiche del suolo, del microbioma, del suo stato di salute e benessere, di quanto sia importante nella creazione della sinergia suolo-pianta per l’obiettivo di produzioni sostenibili e di qualità anche grazie all’impiego di formulati innovativi e del biocontrollo.

Sellitto ha ribadito il concetto che il "suolo è vivo" e tutti gli operatori dagli imprenditori agricoli ai tecnici, ne devono comprendere l’importanza e devono acquisirne la consapevolezza.

Filiere e areali lucani

Di agrometeorologia, vocazionalità degli areali lucani e servizi di supporto ha parlato il direttore dell’Alsia prof. Aniello Crescenzi, che ha presentato l’agenzia regionale e i suoi principali servizi per i diversi soggetti del territorio (progetti, formazione, dss irrigazione Irriframe, regolazione barre e atomizzatori). Per descrivere il dettaglio delle attività svolte da Alsia nell’ambito del comitato hanno preso la parola prima Emanuele Scalcione che ha illustrato lo studio dei dati meteo dei tre macroareali produttivi (Metaponto, Irsina, Lavello-Gaudiano) evidenziando il fenomeno del cambiamento climatico e le sue ripercussioni sulle coltivazioni. È stato fatto un focus sulle esigenze climatiche delle tre colture oggetto dello studio (carciofo, spinacio, asparago).

Arturo Caponero, in qualità di fitopatologo di riferimento del territorio, ha illustrato le altre iniziative a supporto del progetto, tra cui l’analisi della gestione della difesa fitosanitaria sostenibile fatta in un campione di aziende soci Arpor e ha presentato i  disciplinari di produzione integrata evoluti finalizzati alle produzioni di carciofo, asparago e spinacio a residuo zero.

Gestione dei dati

Massimo Morbiato di EZ Lab, società che si occupa di soluzioni digitali per l’agrifood, ha parlato di innovazione tecnologica nella gestione e valorizzazione dei dati della filiera. Nello specifico, ha illustrato le potenziali applicazioni e i risvolti in termini di valore nell’adozione di sistemi di garanzia e valorizzazione dei dati di filiera (blockchain). Ha sottolineato come la gestione dei dati abbia la finalità di salvaguardare i valori connessi al prodotto, valori di diversa natura: etici, sostenibilità, provenienza, trasparenza.

Due soci produttori Arpor, Davide Carbone e Bernardino Gallotta, si sono espressi sul rapporto virtuoso e strategico con la coop Arpor e Orogel, portatrici di valori, valore, innovazione e programmazione; diverse le tematiche sulle quali gli imprenditori hanno riportato la loro positiva esperienza: agricoltura 4.0, difesa a basso impatto ambientale, biocontrollo, residuo zero.

Il progetto continua

Giuseppe Concaro, presidente di Sata nonché coordinatore del Comitato d’innovazione e sostenibilità del progetto, ha illustrato i dettagli del progetto e i risultati ottenuti. Ha parlato poi degli sviluppi e della continuità del progetto anche in linea con la strategia di Arpor - Orogel e anche con le opportunità della nuova programmazione regionale della Basilicata.

In termini pratici, il progetto continuerà con la divulgazione e la formazione dei soci produttori, un test di piattaforme digitali su due aziende pilota, continue evoluzioni dei disciplinari a bassa residualità. Inoltre, verranno sperimentate tecniche innovative di biocontrollo, e verranno implementati diversi standard normativi richiesti dal mercato,  anche in funzione della nuova programmazione CSR 23-27.

Mercato e prospettive della filiera lucana dei vegetali surgelati

Silver Giorgini, direttore qualità e innovazione Orogel, ha evidenziato la sostenibilità dei vegetali surgelati (riduzione di sprechi alimentari, meno emissioni inquinanti, meno spreco di acqua, logistica produzione-trasformazione).

Giorgini ha richiamato i pilastri di Orogel: prodotto di qualità, agricoltura integrata e sostenibile, processi innovativi vocati alla riduzione dei consumi degli input agrotecnici, valori storici e forte legame con il territorio.

Giorgini ha inoltre evidenziato l’attività in atto in linea con le evoluzioni normative europee come la Farm to Fork, il progetto prodotti residuo zero, lo studio sul miglioramento del microbioma del terreno e l’innovazione di prodotto per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori. Ha chiuso il convegno Bruno Piraccini, presidente di Orogel, esaltando i valori della cooperazione e l’importanza della filiera per la sostenibilità economica delle aziende agricole e del territorio.

Contributo a cura di Biagio Goduto e Giuseppe Concaro di Sata srl

Prospettive promettenti per gli ortaggi surgelati della Basilicata - Ultima modifica: 2023-10-27T16:12:01+02:00 da Redazione Terra e Vita

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