Nuova Pac, ecco la prima bozza del Piano strategico nazionale

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Meno fondi ai pagamenti diretti per i prelievi dei sostegni a giovani e biologico. Rimodulazione dei titoli e cinque eco schemi. Prende forma il Piano strategico nazionale della Pac

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A meno di una settimana dalla scadenza per la presentazione del documento chiave della prossima Pac a Bruxelles escono le prime indiscrezioni sulla bozza uscita dal confronto del tavolo nazionale.

L'entità dei prelievi

Conferma dell'attuale soglia minima d'importo (300 euro) per la liquidazione delle domande Pac presentate da aziende agricole che hanno sede in aree montane e svantaggiate, comprese le isole minori, mentre sarà aumentata a 500 euro in tutte le altre aree.

Un prelievo di 90 milioni di euro (circa il 2,5% dei 3,63 miliardi totali), dal massimale dei pagamenti diretti per incentivare l'agricoltura biologica, spostandolo alla dotazione dello sviluppo rurale.

E poi 36,2 milioni (1% del totale), sempre verso il secondo pilastro per sostenere i giovani agricoltori.

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Cinque ecoschemi

Gli eco schemi saranno cinque:

  • zootecnia (riduzione antibiotici e pascolo-allevamento semibrado);
  • inerbimento delle colture pluriennali;
  • olivi di rilevanza paesaggistica;
  • sistemi foraggeri estensivi;
  • colture a perdere di interesse mellifero.

Queste alcune delle prime anticipazioni che arrivano dalle bozze del Psn (Piano Strategico Nazionale), che l'Italia presenterà entro fine anno a Bruxelles per indicare come il nostro Paese intenderà attuare la nuova Pac 2023-2027.

Il Mipaaf sembra intenzionato a destinare una quota del 25% agli ecoschemi, del 10% al pagamento redistributivo; del 15% ai pagamenti accoppiati; del 2% ai pagamenti diretti integrativi per i giovani agricoltori e dello 0,2% al finanziamento di misure di mercato per il comparto delle patate da consumo.

Titoli+greening, taglio di oltre il 50%

Calcolando tutti i prelievi si stima che la riduzione applicata al valore dei "titoli + greening” dal 2023 sarà pari al 50,4% rispetto ai valori attuali. I titoli non verranno soppressi e riassegnati, ma semplicemente ricalcolati con validità a partire dalla campagna 2023.Sull'erogazione dei pagamenti di base sarà da considerare anche il prelievo del 3% per attivare il fondo mutualistico catastrofale che il governo intende istituire, nonché il fabbisogno per soddisfare le richieste di accesso alla riserva e l’adattamento, in aumento e in riduzione, derivante dalla applicazione della convergenza interna.

Convergenza interna, tre anni per andare a regime

Per quanto riguarda la convergenza interna il valore dei titoli verrà ricalcolato al 2023: se saranno di valore inferiore all'85% del livello di riferimento dovranno aumentare tra 2023 e 2026 almeno fino a tale valore. Se saranno di valore superiore alla media dovranno ridursi in maniera proporzionale e comunque per una quota non superiore al 30%, sempre entro il 2026.La bozza di Psn prevede di applicare un tetto massimo al valore dei titoli degli accoppiati storici, fissandolo fin dal 2023 a 2.000 euro a titolo.

Il 10% del massimale dei pagamenti diretti sarà destinato al pagamento redistributivo. Potranno accedervi tutte le aziende di dimensione compresa tra 0,5 e 75 ettari. Un pagamento redistributivo sarà erogato a tutte le aziende beneficiarie fino a una soglia di 14 ettari.

Nuova Pac, ecco la prima bozza del Piano strategico nazionale - Ultima modifica: 2021-12-20T15:37:49+01:00 da Redazione Terra e Vita

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