Nelle prossime settimane saranno indetti i bandi per sei nuovi importanti avvisi pubblici relativi al Programma di sviluppo rurale 2014-2022 della Regione Puglia. Cinque nuovi avvisi del Psr Puglia riguarderanno il sostegno sia alle imprese agricole per investimenti sia all’ammodernamento di infrastrutture a beneficio degli agricoltori. Il sesto prevede un intervento eccezionale in favore degli agricoltori e imprenditori particolarmente colpiti dagli effetti del conflitto russo ucraino.
Ne dà notizia l’assessore regionale pugliese all’Agricoltura Donato Pentassuglia.
E lo fa sottolineando che, «proprio in vista dell’imminente pubblicazione dei nuovi bandi, ho avuto incontri con i rappresentanti del partenariato socio-economico pugliese per condividere e accogliere pareri e indicazioni».
Psr Puglia, cinque nuovi avvisi dedicati al sostegno
I nuovi avvisi sono dedicati al sostegno per:
- investimenti strutturali delle imprese di giovani agricoltori (Sottomisura 4.1b);
- ammodernamento della viabilità rurale (Sottomisura 7.2 b);
- infrastrutture finalizzate alla fornitura di servizio agrometeorologico per l’attuazione corretta delle pratiche agricole nel campo della difesa integrata e dell’irrigazione e per l’applicazione delle prescrizioni previste dalle Misure agroclimatico-ambientali del Psr (Sottomisura 4.3c);
- sviluppo della cooperazione di filiera, alla sua creazione, crescita commerciale e promozione (Sottomisura 16.4);
- sviluppo delle aree forestali e miglioramento della redditività delle foreste (Sottomisura 8.1).
Avvisi pubblici per oltre 67 milioni di euro
«Si tratta, nello specifico – evidenzia Pentassuglia – di cinque importanti avvisi pubblici che, con un importo complessivo di circa 60 milioni di euro, favoriranno nel medio-lungo periodo il miglioramento del sistema agro-forestale pugliese. A questi si aggiunge un intervento specifico, a valere sulla Misura 22 del Psr Puglia, di tipo eccezionale che, con una dotazione finanziaria di 7 milioni e mezzo di euro, avrà l’obiettivo di sostenere, con una piccola iniezione di liquidità, le imprese zootecniche, operanti nei settori della produzione di carne e del latte, colpite dalla crisi energetica e dal blocco delle importazioni causati dal conflitto bellico russo-ucraino purtroppo ancora in atto».