A seguito della pubblicazione della Comunicazione della Commissione europea del 29 novembre 2017: “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura”, nella quale sono stati delineati gli obiettivi della futura Pac 2021-2027, è stato pubblicato il lavoro riportato nella figura 1.
L'articolo completo è disponibile sul numero 34 di Terra e Vita
Articolo pubblicato sulla rubrica " La Pac sotto la lente" di Terra e Vita
Abbonati e clicca qui per accedere all'edicola digitale
Con questo lavoro viene studiato l’impatto dei cambiamenti a livello di sostegno pubblico (cioè i pagamenti diretti) sulla capacità degli agricoltori di rimborsare il capitale, pagare i salari e gli affitti e anche premiare i propri fattori di produzione. Questo indicatore di reddito consente il confronto tra gli Stati membri.
Differenze tra i Paesi Ue
Quello che emerge dai risultati è che gli agricoltori dell’Ue dipendono fortemente dal sostegno pubblico (pagamenti diretti e misure per superficie dello sviluppo rurale).
La quota media Ue dei pagamenti diretti nel settore dei fattori di reddito agricoli nel periodo 2011-2015 si è attestata al 27%. Tuttavia, ciò nasconde notevoli differenze tra gli Stati membri, che vanno dal 15% o meno in Croazia, a Cipro, a Malta e nei Paesi Bassi a oltre il 40% in Repubblica ceca, Irlanda, Lussemburgo, Slovacchia e Svezia.
Tenendo conto di tutte le sovvenzioni, il sostegno pubblico totale al reddito agricolo ha raggiunto in media il 40% del reddito agricolo nell’Ue (figura 1).
Sulla base della produzione
Questa ampia variazione della quota di sostegno pubblico al reddito agricolo riflette l’attuale distribuzione del sostegno tra gli Stati membri (principalmente sulla base dei livelli storici di produzione nell’Ue-15 e sulla struttura delle aziende agricole e dei terreni ammissibili nell’Ue-13).
Ciò riflette anche la specializzazione degli Stati membri in diversi settori e le differenze nella competitività dell’agricoltura in tutta l’Ue.
In Italia, nel 2016
Vediamo ora di quantificare l’incidenza della Pac sul reddito in Italia, nel 2016 (tabella 1).
tab. 1 Incidenza dei pagamenti Pac 2016 sui redditi | |||||
Regione | Aziende n. | Reddito netto | Pagamenti diretti (€) | II Pilastro | Totale aiuti |
(€) | (€) | (€) | |||
Abruzzo | 521 | 15.231.668 | 2.732.067 | 365.200 | 3.168.501,00 |
Alto Adige | 287 | 14.763.388 | 978.010 | 779.945 | 1.757.955,00 |
Basilicata | 339 | 13.640.854 | 3.275.929 | 605.399 | 3.881.328,50 |
Calabria | 478 | 22.743.032 | 7.934.670 | 2.961.999 | 10.897.419,00 |
Campania | 491 | 27.705.804 | 4.478.910 | 1.641.531 | 6.120.441,50 |
Emilia Romagna | 514 | 36.865.281 | 9.314.405 | 1.014.969 | 10.596.336,00 |
Friuli Venezia G. | 371 | 28.768.859 | 3.636.489 | 552.019 | 4.188.508,00 |
Lazio | 335 | 20.696.611 | 5.653.432 | 951.288 | 6.704.416,00 |
Liguria | 200 | 7.470.679 | 667.954 | 568.862 | 1.236.816,50 |
Lombardia | 555 | 70.838.545 | 11.497.500 | 341.719 | 11.839.219,00 |
Marche | 399 | 12.633.464 | 4.808.666 | 763.630 | 5.572.402,50 |
Molise | 312 | 12.382.088 | 2.582.125 | 707.720 | 3.499.331,50 |
Piemonte | 453 | 36.114.413 | 10.427.136 | 1.833.821 | 12.281.607,50 |
Puglia | 559 | 20.835.575 | 7.309.107 | 1.106.334 | 8.540.102,60 |
Sardegna | 445 | 17.462.649 | 5.201.325 | 945.357 | 6.193.832,50 |
Sicilia | 549 | 16.592.364 | 4.356.242 | 1.023.835 | 5.382.977,00 |
Toscana | 454 | 17.197.585 | 4.770.946 | 930.926 | 5.843.496,50 |
Trentino | 150 | 8.577.238 | 470.541 | 520.534 | 991.075,50 |
Umbria | 435 | 18.783.895 | 8.156.716 | 3.482.485 | 11.639.313,20 |
Valle d’Aosta | 155 | 7.666.139 | 1.684.106 | 2.499.069 | 4.183.175,00 |
Veneto | 523 | 58.120.842 | 10.966.416 | 1.336.818 | 12.527.254,90 |
Italia | 8.525 | 485.090.973 | 110.902.695 | 24.933.462 | 137.045.509,20 |
Fonte: elaborazione propria su dati Rica |
L’oggetto della nostra analisi è un campione di 8.525 aziende distribuite sull’intero territorio nazionale; la fonte di informazioni utilizzata è stata la banca dati Rica (Rete di informazione contabile agricola).
L’obiettivo della seguente analisi è quello di mettere in evidenza l’incidenza degli aiuti della Pac sui redditi netti aziendali regionali.
Sono state considerate tre tipologie di pagamenti 2016: pagamenti diretti, pagamenti primo Pilastro (Ocm più pagamenti diretti) e pagamenti a superficie del secondo Pilastro (misure 10,11,13).
I risultati sono vicini all’analisi della sola incidenza dei pagamenti diretti, poiché le aziende che percepiscono i pagamenti Ocm sono 126 aziende su un totale di 8.525 aziende, con una dotazione economica nazionale pari a 1.219.036 € rispetto ai pagamenti diretti che sono pari a 110.942.579 €.
Il primo dato rilevante, della nostra analisi, è l’incidenza totale della Pac sui redditi, risulta pari al 28,3%, il che significa che, se il sostegno Pac dovesse azzerarsi i redditi degli agricoltori italiani subirebbero una decurtazione del 28,3%. Inferiore alla media europea pari circa al 40%.
Regione per regione, l’aiuto totale
Tuttavia tale percentuale è profondamente diversa da regione a regione, come si evince dalla figura 2, con un minimo del 11.6% della provincia di Trento e un massimo del 62% dell’Umbria.
La regione che presenta un’incidenza maggiore dell’aiuto totale Pac risulta l’Umbria con un 62% di aiuti Pac sul reddito, seguita dalla Calabria con un 48% circa, dalle Marche con un 44%, e infine dalla Puglia con un 41%.
Le regioni che presentano un’incidenza bassa sono il Trentino con il 11,6%, seguito dall’Alto Adige con l’11,9% ed infine in terza dei valori più bassi troviamo il Friuli Venezia Giulia con il 14,6% di incidenza.
E i pagamenti diretti
L’incidenza dei pagamenti sul reddito netto, suddiviso per tipologia di sostegno, primo e secondo pilastro consente di avere una visione chiara di quale delle due tipologie di pagamento pesa maggiormente sul reddito, sempre in Italia regione per regione.
La regione maggiormente dotata risulta essere l’Umbria, con una consistenza dei pagamenti diretti rispetto al reddito pari al 43,4%, con un 18,5% dei pagamenti del II pilastro ed infine presentando un’incidenza totale di aiuti Pac sul reddito pari al 62% del reddito.
In seconda posizione in ordine di importanza troviamo la Valle d’Aosta, con una quota del 22% dei pagamenti diretti, un 32,6% di II Pilastro per una percentuale totale di aiuti Pac sul reddito pari al 54,6%. In terza posizione vi sono le Marche con un 38% di incidenza dei pagamenti diretti, un 6% di II Pilastro per un totale di aiuti Pac del 44% e infine la quarta regione in termini di incidenza è la Calabria con un 34,9% di pagamenti diretti, un 13% di II pilastro per un totale di aiuti Pac pari al 47,9%.
Le regioni che presentano una situazione di autonomia dagli aiuti, o meglio la loro incidenza risulta essere bassa rispetto al reddito, che dunque potremmo definirle regioni maggiormente proiettate al mercato, sono: il Trentino, l’Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia.
Guardando al dato italiano l’incidenza è del 22,9% per i pagamenti diretti, del 5,1% per i pagamenti a superficie del II Pilastro ed infine il 28,3% dei pagamenti totali degli aiuti.