È un giudizio sostanzialmente positivo quello espresso dall’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali sulla bozza sulla nuova Politica agricola comune (2023-2027) in lavorazione al Mipaaf, ma con alcuni spunti e integrazioni. Lo ha affermato Marcella Cipriani, vicepresidente del Conaf, in occasione di una conferenza stampa sulla nuova Pac organizzata dall’Odaf.
Dall’Odaf al Mipaaf un documento con proposte migliorative su nuova Pac
![Marcella Cipriani](https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/12/Marcella-Cipriani-1-200x300.jpg)
«La politica agricola comune, che indirizzerà il comparto primario tra il 2023 e il 2027, si avvia a entrare in vigore - ha introdotto Cipriani -. Nelle prossime settimane, l’Italia dovrà presentare a Bruxelles il proprio Piano strategico nazionale, prestando particolare attenzione al conseguimento degli obiettivi del Green Deal, in particolare delle strategie Farm to Fork e Biodiversità per il 2030.
La nuova Pac, infatti, fissa a livello europeo nove obiettivi specifici, incardinati sui tre ambiti della sostenibilità: economica, ambientale e sociale. Ecco perché l’Odaf ha inviato al Mipaaf un documento contenente le proposte migliorative per l’adozione della nuova Pac 2023-2027».
Ordine agronomi: i punti positivi della nuova Pac
Per l’Odaf sono positivi sia l’attenzione all’architettura verde sia il percorso di raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Anche proporre un numero contenuto di Eco-schemi, focalizzati su obiettivi strategici, è condivisibile, ha sostenuto Cipriani, «a condizione che essi siano in grado di soddisfare la domanda per le principali filiere produttive e che possano prevedere impegni progressivi crescenti con pagamenti proporzionali all’intensità dell’impegno.
Siamo soddisfatti per l’interesse verso il comparto zootecnico e siamo in attesa per la definizione delle risorse da destinare all’agricoltura biologica: l’obiettivo che ci si dovrà porre è arrivare al 25% della Sau gestita in biologico entro fine programmazione, soprattutto puntando su innovazione tecnologica e agricoltura di precisione.
Riguardo all’obiettivo della strategia Farm to Fork di ridurre del 50% l’uso di prodotti fitosanitari entro il 2030, è indispensabile seguire la stessa strada del farmaco veterinario con il rafforzamento della tracciabilità e la responsabilizzazione dell’uso con la diagnosi e la ricetta elettronica».
Intensa collaborazione fra Odaf e Mipaaf su nuova Pac
La collaborazione dell’Odaf con il Mipaaf si è intensificata negli ultimi mesi attraverso il confronto nel tavolo di partenariato, ha sottolineato Cipriani.
«La nuova Pac 2023-2027 sarà una Pac diversa dalle precedenti, con maggiore flessibilità per le modalità di utilizzo delle dotazioni assegnate, ma con grande attenzione ai risultati. È una straordinaria opportunità perché in questa Pac competenza e professionalità faranno la differenza. Infatti, se da un lato l’Ordine ha già abbracciato gli obiettivi di sostenibilità a cui punta l’UE, dall’altro siamo consapevoli che il successo delle misure della architettura verde della Pac è fortemente interconnesso al sistema Akis (formazione, consulenza e trasferimento dell’innovazione). Questo perché le misure di sostenibilità ambientale e di architettura verde per l’azienda agricola fanno parte di un progetto complessivo di gestione aziendale e di investimenti: solo così sarà un vero progetto di transizione ecologica consapevole».