Dal 23 settembre 2025 le imprese agricole siciliane possono presentare domanda di sostegno nell’ambito della Misura 23, il provvedimento straordinario e finale del Psr Sicilia 2014-2022 destinato ad agrumicoltori, olivicoltori e produttori di pistacchio e mandorlo colpiti dalla siccità nel 2024.
Il bando, pubblicato dall’Assessorato regionale all’Agricoltura lo scorso aprile, attua per il 2025 un intervento temporaneo ed eccezionale, finanziato totalmente con fondi Feasr per un totale di 35 milioni di euro. Le risorse saranno così distribuite: 18 milioni al comparto agrumicolo, 11 milioni all’olivicolo e 6 milioni suddivisi tra mandorlo e pistacchio.
Circa 26mila aziende possono chiedere un contributo
Si stima che circa 26mila aziende agricole dell’isola possano accedere agli aiuti: sono quelle che hanno subìto perdite pari ad almeno il 30% della Plv in conseguenza della calamità naturale. La misura si rivolge in particolare a quelle realtà che, a differenza dei cerealicoltori già sostenuti con fondi regionali, non hanno potuto beneficiare neanche di quei 108 milioni di euro stanziati dal governo centrale e destinati al Sud Italia.
Nei mesi scorsi Agea aveva già individuato i beneficiari della misura 23, ma l’iter si era arenato a causa di errori nei moduli precompilati. Ora l’impasse è stata superata: dal 23 settembre il portale torna operativo e gli agricoltori potranno rivolgersi ai Centri di assistenza agricola per completare la richiesta. La finestra temporale per la presentazione delle domande sarà di circa due settimane.
La promessa: procedura veloce e pagamenti rapidi
Per semplificare l’iter, Agea ha predisposto una “domanda di aiuto automatica” con dati già acquisiti dal fascicolo aziendale e dallo strato informativo grafico trasmesso dalla Regione. Grazie al piano colturale validato nel Sian e alle verifiche di monitoraggio continuo del sistema Ams (Area Monitoring System), gli appezzamenti vengono classificati automaticamente come ammissibili.
Si tratta di una procedura innovativa che risponde alle richieste della filiera agricola in termini di velocità e trasparenza: i pagamenti dovrebbero essere erogati entro 30 giorni dalla chiusura della finestra di presentazione delle domande. Una promessa che, se rispettata, rappresenterebbe un cambio di passo significativo rispetto alle tradizionali tempistiche della burocrazia agricola.
Con la Misura 23, la Regione Siciliana ha offerto una risposta alla crisi di settori che restano strategici per l’economia dell’isola, ma messi a dura prova da eventi climatici sempre più estremi. Il banco di prova sarà la rapidità con cui gli aiuti arriveranno effettivamente nelle casse delle aziende, in un contesto in cui ogni ritardo rischia di compromettere la resilienza del tessuto produttivo agricolo siciliano.










