Frumento tenero
Mercato che risente della recente volatilità dei prezzi a livello comunitario ed internazionale. Buona disponibilità di prodotto ma domanda che non preme stante ancora un discreto livello di scorte ed i recenti ritiri “sotto-trebbia”. Il “misto” è richiesto mentre per l’abbondante offerta di grani di forza si discrimina sulle caratteristiche reologiche (W e P/L). Le Borse Merci ratificano aumenti da 2 a 4 euro/t per le origini nazionali: i grani di forza quotano sui 245-247 €/t arrivo; i misti rossi sui 195 €/t (inv) arrivo; comunitari di forza a 240 €/t (inv) arrivo e “spring” a 330 €/t (+5) arrivo.
Frumento duro
Situazione di attesa ed incertezza anche per l’ampia variabilità di tenore proteico tra le aree di produzione. L’offerta resta incerta se “miscelare” vecchio e nuovo o vendere separate le due annate, stante una domanda locale molto focalizzata sulla proteina ed una nazionale per l’export orientata a valori proteici medio-bassi. Quotazioni stabilizzate sui livelli di apertura di campagna con il Fino proteico (14% minimo) saldamente oltre i 230-235 €/t partenza ed il “medio-proteico” a sconto di un 15 €/t. Rallenta l’importazione comunitaria ed estera stante un livello di prezzi locali più favorevole per i molini con rischio di esportazione sul breve –medio termine.
Mais
Il clima al nord si consolida alla pari dei danni arrecati dalla recente siccità. Si preannuncia un raccolto ben differenziato tra aree “colpite” dal cliam avverso e aree “irrigue”. Domanda senza accelerazioni con prezzi sulle mercuriali che si confermano quelli dell’ultimo listino. Al momento non si prospettano grosse variazioni sul breve periodo, stante il livello di copertura egli utilizzatori e maggiore offerta dalle origini comunitarie ed estere. Il mais con caratteristiche vale un 190-194 €/t arrivo con il “generico” che sconta 2 €/t; comunitario a 190 €/t ed estero a 198 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali Foraggieri: sul pronto mercati stabili e senza variazioni mentre sul breve termine è da valutare l’evoluzione dei “sottoprodotti” molitori che potrebbero dare rialzi di prezzo anche per i foraggeri. L’orzo nostrano pesante quota un 158-160 €/t (inv) reso camion; il tenero a Milano quota 175 €/t (inv) arrivo mentre il sorgo bianco è ancora NQ. Oleaginose: la soia estera (la sola quotata sulle nostre mercuriali) risente della tensione internazionale e consolida aumenti da 10 a 15 euro/t per un valore arrivo sui 380-385 €/t; la nostrana entra nella fase NQ.