Frumento tenero
Settimana con positivi progressi colturali per il nuovo raccolto che di fatto riduce l’interesse della domanda molitoria sia sul pronto che sul secondo semestre 2017. I molini hanno già un buon livello di scorte di grani di qualità, mentre scarseggiano i grani “biscottieri”; gli operatori guardano a coprire una potenziale carenza di proteina nel nuovo raccolto, ma i prezzi non convincono i produttori e gli scambi sono ridotti. I grani “tipo Bologna” invariato sui 230 €/t, i “bianchi” restano nominali sui 195 €/t e i misti rossi sui 190 €/t; grani comunitari invariati mentre cedono terreno (meno 5-10 €/t) gli “spring”.
Frumento duro
Con la domanda molitoria presente ma non incline a riconoscere premi rispetto alle quotazioni della scorsa settimana, gli scambi si congelano in attesa di capire se e quando muteranno quei fondamentali (ampi stock – stima di resa /ha .. qualità) che oggi sono invariati. Al Sud l’offerta è di Fino basso proteico, mentre la Centro-Nord c’è più proteina ma i molini non premono all’acquisto. I produttori sperano in prezzi migliori e non si impegnano sul nuovo raccolto; : il Fino 13% proteina reso molino quota sui 210-212 €/t con sconto per il “Fino 12%” sui 13-15 €/t; i mercantili con 11-11,5% proteina (i più disponibili) sui 185-190 €/t.
Mais
L’arrivo del caldo ripropone il rischio siccità in quanto in molte aree le riserve idriche del terreno sono limitate. Pochi scambi sul pronto e posizioni rigide sia per la domanda che l’offerta con prezzi che essenzialmente si confermano ai livelli della scorsa settimana. Cresce la pressione dal prodotto estero, ma non i prezzi con i mangimifici che coprono il minimo .. senza fretta. Prezzi: il “generico” ad uso zootecnico vale sui 182 €/t arrivo con il prodotto “con caratteristiche” a premio di 2-3 €/t; le origini Europa ed estera si mantengono invariate a 184 ed i 186 €/t reso.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali Foraggieri: sui mercati si registra poca attività sia per carenza di prodotto nostrano che per il limitato interesse dei trasformatori. Gli orzi entrano nella fase “non quotato” mentre i teneri (ormai solo esteri) cedono un 2 €/t con il sorgo bianco invariato. Oleaginose: continua l’effetto dell’euro in rafforzamento che si unisce alla flessione dei prezzi mondiali. La soia nostrana è invariata sui 430 €/t partenza, con l’estera che cede un 5 €/t e vale sui 380 €/t arrivo.