Farine proteiche: la soia estera in forte calo, rallenta quella di girasole

alimentazione zootecnica
Secondo le rilevazioni della Borsa merci telematica italiana, rimangono inoltre stabili orzi e sorgo, mentre arretra il grano tenero

Si conferma la fase di diffusa stabilità per i prezzi delle principali materie prime destinate all’alimentazione zootecnica, complice un mercato ancora segnato da una domanda contenuta, in particolare per i cereali foraggeri. Quotazioni in calo per la soia di provenienza estera, penalizzata anche dal rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro. Tra le farine proteiche, si è osservato un robusto calo per la farina di soia estera, condizionata dai ribassi alla Borsa di Chicago, mentre ha mostrato un rallentamento la fase di aumento per la farina di girasole, i cui prezzi restano comunque in forte crescita su base annua. Sempre stabile la farina di colza.

La soia imbocca la discesa

Nel mercato dei semi oleosi, la seconda settimana di novembre ha messo in evidenza un altro segno “meno” per i prezzi dei semi di soia di provenienza estera, attestati sulla piazza di Bologna sui 610-638 €/t (franco arrivo), 5 €/t in meno rispetto alla settimana precedente. Le quotazioni attuali restano superiori del 25% circa su base annua. Un forte ribasso settimanale ha interessato i prezzi all’ingrosso della farina di soia proteica, in calo a Bologna di 25 €/t. Le quotazioni sono dunque tornate sotto la soglia dei 600 €/t (591-593 €/t, franco arrivo). Una discesa che ha fatto seguito alla flessione accusata dalle quotazioni dei futures della farina di soia alla Borsa di Chicago, scese in chiusura di settimana sui 407 $/t (pari a 434 €/t), il 3,1% in meno rispetto a sette giorni prima.

Farina di girasole in frenata

La settimana ha visto un rallentamento dei rialzi dei prezzi all’ingrosso della farina di girasole: a Bologna il girasole proteico ha ceduto 7 €/t su base settimanale (403-408 €/t, franco arrivo), mentre il girasole integrale è rimasto invariato (310-320 €/t, franco arrivo). Rialzo che è proseguito, invece, sulla piazza di Torino, complice la limitata offerta disponibile sul mercato. I prezzi attuali del girasole proteico restano tuttavia su livelli elevati, più alti rispetto allo scorso anno del 28% a Bologna e del 32% a Torino.

Farina di colza: +20% su base annua

Permane la stasi nei listini della farina di colza: sulla piazza di Bologna i prezzi all’ingrosso sono rimasti invariati sui 400 €/t (397-402 €/t, franco arrivo). I prezzi attuali mantengono una crescita del +20% rispetto alla scorsa annata.

Orzi e sorgo stabili, cala il grano tenero foraggero

Listini che si confermano di fatto invariati per i cereali foraggeri, in un mercato segnato da una domanda poco propensa all’acquisto. Nessuna variazione, in particolare, per i prezzi degli orzi nazionali e del sorgo, fermi sulla piazza di Bologna rispettivamente sui 334-339 €/t (franco arrivo) e sui 349-353 €/t (franco partenza). Si mantiene comunque un’ampia crescita su base annua, superiore per entrambi i cereali al +20%. La settimana ha messo in evidenza un leggero calo per il grano tenero foraggero (4 €/t a Bologna), con i valori scesi sui 373-373 €/t (franco arrivo).

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 7 al 12 novembre 2022

Farine proteiche: la soia estera in forte calo, rallenta quella di girasole - Ultima modifica: 2022-11-14T11:55:29+01:00 da Redazione Terra e Vita

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