Orzo foraggero in rialzo, torna in calo la soia estera

alimentazione zootecnica
Secondo le rilevazioni Bmti, si mantiene su livelli molto sostenuti il sorgo, mentre c'è grande instabilità tra le farine proteiche

La settimana a cavallo tra fine agosto e inizio settembre ha mostrato una sostanziale tenuta per i prezzi dei cereali foraggeri scambiati presso le principali Borse Merci nazionali. Tra le oleaginose, si conferma invece all’insegna della volatilità l’attuale andamento delle quotazioni della soia di provenienza estera, che tornano in calo dopo i rialzi della settimana precedente. Con il prodotto nazionale ancora non quotato e in attesa del nuovo raccolto, il mercato della soia continua a risentire da un lato dell’effetto cambio, con il rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro, dall’altro delle stime di aumento della produzione mondiale, in particolare negli Stati Uniti e in Brasile, dove le prospettive, a semine ancora da avviare, appaiono positive.

L'orzo guadagna terreno

Tra i cereali foraggeri, l’orzo ha mostrato un ulteriore apprezzamento: a Bologna il prezzo massimo ha raggiunto ormai la soglia dei 340 €/t (334-339 €/t, franco arrivo), guadagnando 3 €/t rispetto alla settimana precedente e mantenendo un ampio divario rispetto alla scorsa annata, pari attualmente a +41,4%. Sul fronte produttivo, le stime rilasciate lo scorso 25 agosto dalla Commissione Europea hanno rivisto al ribasso la produzione comunitaria di orzo, attesa ora sui 50,9 milioni di tonnellate rispetto ai 51,9 milioni di tonnellate stimati a luglio.

Sorgo, +40% rispetto al 2021

Si consolidano a ridosso della soglia dei 360 €/t (356-360 €/t a Bologna, franco partenza) i prezzi del sorgo nazionale, confermando una crescita superiore al 40% rispetto ad un anno fa.

Grano tenero in leggera flessione

Una lieve correzione al ribasso si è osservata, invece, per il grano tenero foraggero (-2 €/t a Bologna e prezzo medio attestato sui 375 €/t); anche in questo caso, però, la variazione anno su anno rimane ampia e positiva, nell’ordine del +40%.

La soia estera perde 20€/t in una settimana

In attesa dell’arrivo sul mercato del prodotto nazionale, tornano a mostrare il segno “meno” i listini della soia di provenienza estera, con cali a doppia cifra su tutte le principali piazze di scambio. A Milano nell’arco di sette giorni i prezzi sono arretrati di 20 €/t, attestandosi sui 650-680 €/t (franco arrivo). Le quotazioni attuali rimangono più alte del 30% su base annua.

Farine proteiche, domina la volatilità

Mercato volatile e ribassi marcati anche per la farina di soia estera, con cali settimanali a due cifre. Tra le altre farine proteiche, ribasso sia per il girasole nazionale quotato a Torino (-5 €/t), per l’avvio della nuova campagna, sia per il girasole proteico estero quotato a Bologna (-8 €/t). Quest’ultimo mantiene comunque una crescita del 15% rispetto allo scorso anno. Poche variazioni si sono rilevate nei listini della farina di colza, ferma a Bologna sui 402-407 €/t (franco arrivo), un livello più alto del 25% rispetto allo scorso anno.

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 29 agosto al 3 settembre 2022

Orzo foraggero in rialzo, torna in calo la soia estera - Ultima modifica: 2022-09-05T15:02:32+02:00 da Redazione Terra e Vita

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