A conferma della forte volatilità presente attualmente nel mercato, dopo l’aumento osservato a cavallo tra fine giugno e inizio luglio, i prezzi della soia rilevati dalle Borse merci nazionali sono tornati a scendere nella prima settimana di luglio, sempre condizionati dalle dinamiche in atto sul mercato internazionale. Ribassi che hanno interessato anche il comparto delle farine proteiche. Tra i cereali destinati all’uso zootecnico, in attesa delle prime quotazioni del grano tenero, si è registrato un lieve rialzo per l’orzo, i cui prezzi si confermano così in decisa crescita rispetto allo scorso anno.
Soia sotto la soglia dei 500 €/t
Per quanto riguarda il mercato della soia, i prezzi sono tornati ad attestarsi sotto la soglia dei 500 €/t. Alla Borsa Merci di Bologna la soia Ogm di provenienza estera ha perso 15 €/t rispetto alla settimana precedente, scendendo sui 493-495 €/t (franco arrivo). Rimane comunque ampio l’incremento rispetto alla scorsa annata, attualmente pari ad un +36,5%. Il segno “meno” ha caratterizzato l’andamento settimanale rilevato sulle principali piazze internazionali. Le quotazioni spot negli Stati Uniti hanno ceduto il 4%, passando da 561 $/t a 537 $/t (prezzi fob Us Gulf). In calo anche le quotazioni della soia in partenza dal Brasile (-2,6%, da 549 a 535 $/t, prezzi fob Porto di Paranaguà).
Farine proteiche in negativo
Diffusi ribassi hanno interessato anche i prezzi all’ingrosso delle farine proteiche. Sulla scia dei ribassi rilevati alla Borsa di Chicago, la farina di soia ha accusato alla Borsa Merci di Bologna una netta flessione su base settimanale. Il prezzo della farina di soia proteica estera è sceso sui 420 €/t (franco arrivo), perdendo 20 €/t rispetto a sette giorni prima. Nonostante la diminuzione, il confronto con i prezzi dello scorso anno rimane positivo, pari ad un +25%. Dinamica simile per la farina di girasole, in un mercato segnato da scambi contenuti. Alla Borsa Merci di Bologna i prezzi del girasole proteico hanno ceduto l’1,7% su base settimanale, attestandosi sui 315 €/t (franco arrivo). Anche in questo caso i prezzi attuali rimangono più cari rispetto ad un anno fa, pari ad un +33,5%. E in linea con soia e girasole anche per la farina di colza sono prevalsi ribassi: alla Granaria di Milano i prezzi all’ingrosso hanno perso 10 €/t, scivolando sotto i 350 €/t (franco arrivo) ma sempre in crescita di oltre il 30% rispetto a dodici mesi fa.
Orzo, ritocchi verso l'alto
Nel comparto dei cereali foraggeri, le prime rilevazioni di luglio hanno mostrato un leggero apprezzamento degli orzi nazionali su alcune piazze del Centro Nord Italia, grazie al buon andamento della domanda. Alla Borsa Merci di Torino le quotazioni dell’orzo nazionale pesante si sono attestate sui 195-2020 €/t (franco arrivo), 2 €/t in più rispetto alla settimana precedente. Rialzo simile alla Borsa Merci di Roma (da 187,5 a 190 €/t, franco partenza). I prezzi attuali mettono a segno un aumento del 25% circa rispetto alla scorsa annata. Si conferma, invece, l’assenza di quotazioni per il grano tenero foraggero e il sorgo.
I prezzi dei cereali e delle materie prime nella settimana dal 5 al 10 luglio 2021