Frumento tenero |
ITALIA
il mercato vive da settimane con due certezze: la carenza di disponibilità di merce sul pronto ed un nuovo raccolto che si presenta più che promettente. In tale scenario la domanda resta ancorata alla convinzione di mantenere minimi livelli di copertura e l’offerta (principalmente estera) offre il giusto per non far calare le quotazioni. Il risultato è un mercato ben tenuto con il “timer” puntato sul giorno che comincerà la raccolta in Italia ed Europa. I campi del Nord solo in ottimo stato vegetativo mentre resta qualche remora per alcune aree Europee, ma nel complesso le prospettive sono rassicuranti. Prezzi: sulle piazze del Nord si quotano invariati per le classi di nazionali; in lieve aumento i comunitari (effetto ritenzione) ed i russi; in calo gli “spring” d’oltreoceano. |
Frumento duro |
ITALIA si guarda sia ai campi, ove le condizioni vegetative e le rese stimate migliorano da Nord a Sud (!), che a quel poco che resta da vendere nei magazzini. I molini comprano il minimo indispensabile per onorare i contratti semola e restano con basse scorte; l’offerta è dubbiosa se speculare fino all’ultimo o vendere e pensare al nuovo raccolto. Al Sud ed in Sicilia le superfici (+15%) e le rese potrebbero essere la sorpresa da Giugno; le quotazioni potrebbero avere un significativo “salto di campagna”. Dall’estero si registrano pochi acquisti e sul pronto sono in esecuzioni gli accordi siglati ad inizio anno: Canadese e Australiano. Le mercuriali si consolidano ai livelli della scorsa settimana con qualche calo al Sud. |
Mais |
ITALIA il prezzo lo fa ancora preferire agli altri cereali e la scarsa offerta di grano dirige la domanda mangimistica verso il mais. Le condizioni meteo sono positive per le semine, ma si potrebbe sentire l’effetto prezzo della soia nelle scelte dei produttori. L’offerta guarda all’Europa e alle notizie dei consumi mondiali per imporre ad una titubante domanda qualche aumento, ma lo scenario a breve non è a rischio. La borsa di Bologna (Milano era chiusa) vede un più 2,5 €/t per un prezzo arrivo sui 215 €/t. |
Cereali foraggeri e oleaginose |
ITALIA Cereali Foraggeri: si registra scarsità di merce offerta sul pronto. Il sorgo è quasi introvabile, il grano zootecnico vede l’interesse anche dei molini e l’orzo è risorsa limitata. Con il mais che si rafforza, si registrano rialzi per l’orzo che sfiora i già a quota 240 €/t arrivo; il tenero “partenza” resta sui 235 €/t; il sorgo entra la fase non quotato.
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