Grano duro, prezzi bassi e scambi ridotti al minimo

grano duro
Alta volatilità invece per le quotazioni del mais, che dopo un inizio di settimana "soft" ha visto una netta ripresa dei listini a livello globale

Grano duro, prevale la cautela

Italia grano duro

Situazione di forzata staticità sulle Borse Italiane in un contesto di attesa, per capire da dove e a che prezzi si coprirà il restante deficit di campagna stante un raccolto a ridosso dei 3,1 mln/t . Scambi limitati al minimo, con l’offerta poco propensa a commercializzare il restante e i molini attendisti ed incerti. La disponibilità “any origin” si conferma, ma si valutano le specifiche dei grani Ue ed esteri. Prezzi sostanzialmente invariati e allineati  da Sud a Nord per l’origine nazionale, con il “Fino” che si conferma sui 315-320 €/t arrivo e i mercantili a sconto di 10-15 €/t e 30-40 €/t.

Europa grano duro

La disponibilità di prodotto da collocare sul mercato c’è e si registrano vendite intra-Ue, soprattutto con destinazione Italia. La qualità dell’origine francese, spagnola e greca sono note e l’incertezza sull’entità, qualità e quotazioni dell’offerta estera stimola nuovi scambi. Molini locali che hanno coperto gran parte dei fabbisogni di campagna e borse merci che si confermano sui livelli di fine agosto. In Spagna il duro “gruppo 1” resta sui 270-275 €/t origine con la Francia, che quota il “milling” reso Fob Mediterraneo sotto i 300 €/t.

Mondo grano duro

Gli aggiornamenti da Usa e Canada dove la raccolta è mediamente a ridosso del 40-45% parlano di una qualità non omogenea da area ad area con possibile riduzione del tenore proteico (conseguenza delle alte rese/ha). Quotazioni al momento stabili, con sostanziale tenuta dei mercati d’oltreoceano in attesa di capire l’atteggiamento di vendita dei detentori nordamericani, in aggiunta all’offerta turca e dal Mar Nero (Russia e Kazakhstan). Disponibilità mondiale che resta elevata, se saranno confermati i 6 mln/t del Canada.

Grano tenero, tendenza rialzista a livello globale

Italiagrano duro

Sulle borse merci del Nord non si registrano variazioni di prezzo. Il contesto è di attesa: l'offerta si mantiene adeguata, a fronte di una domanda che resta moderata nell’estendere le coperture, prima di avere un quadro completo della disponibilità allargata all’Europa. Il “tipo Bologna” su Ager vale un 305-310 €/t partenza, con la conferma del differenziale di 40-50 €/t per la classe 2 e di 80 €/t per i “misti”; le alternative comunitarie “panificabili” in lieve rialzo sui 230 €/t arrivo, il grano di forza Ue 14 proteina sale a 320 €/t reso, con gli spring che restano sui 340 €/t arrivo.

Europa Terra e Vita

Le ultime statistiche sulla produzione comunitaria confermano i problemi di qualità e l’ammanco produttivo in Francia con riflessi a cascata su tutte le borse europee. Nelle aree centrali del continente i molini locali faticano a trovare lotti di grano con buone caratteristiche e questo sostiene le quotazioni. Con la conferma di un raccolto sui 115-116 mln/t e minore disponibilità di eccellenti grani di forza si allarga la forbice di prezzo tra le classi merceologiche. La scarsa domanda dai porti e la qualità che quota il “futuro” su Parigi porta il “milling” posizione di settembre a 203 €/t (meno 2), mentre il “panificabile” reso porto di Rouen sale a 218 €/t (recuperando i cali di agosto).

Mondo Terra e Vita

La settimana ha visto un’inversione di tendenza dei mercati che, dopo il recente periodo di depressione, sono tornati a rafforzarsi di pari passo con i timori di un minore raccolto in Russia e Canada e un peggioramento climatico in Sudamerica. Con l’esportazione dal Nordamerica che prosegue (ad eseguire il pregresso), sono la ritenzione dell’offerta e la domanda addizionale a dettare la tendenza rialzista “globale”, anche se i valori Fob dal Mar Nero si sono mantenuti di poco superiori al recente passato. Prezzi in salita sia sul fisico sia sui mercati a termine. Prezzi: l’argentino a 272 $/t, l’australiano Soft White a 274 $/t, il DNS a 257 $/t, il “milling” russo a 221 $/t.

Mais, sulle piazze italiane il rischio pandemico frena la domanda

Italia grano duro

Nessuna notizia a cambiare uno scenario commerciale che sconta sempre il rischio pandemico e una disponibilità di prodotto locale e “any-origin" adeguata a soddisfare la domanda di breve-medio termine. Scambi limitati a coprire il brevissimo, con tendenza a non incrementare le coperture. Bologna e Milano confermano i prezzi del mais con caratteristiche, con lieve aggiustamento al ribasso su Milano per il “generico”; il mais “con caratteristiche” vale 225-230 €/t, con il “generico” a sconto di 6 €/t; comunitari ed esteri tendenzialmente in calo, con quotazioni allineate al nazionale con caratteristiche.

Europa Terra e Vita

La Commissione europea ha di recente ridotto le stime di raccolto 2024 a poco più di 61,5 mln/t (meno 1,2 mln/t sulle previsioni di Agosto) a causa di una sensibile riduzione delle rese/ha in Romania e un peggioramento in Ungheria. Con un consumo simile al 2023/24 a ridursi saranno gli scambi intra-Ue e l’export comunitario. Sulle principali borse il mais ha recuperato parte dei ribassi accumulati, con possibilità di ulteriore recupero se rischio pandemia e concorrenza (di prezzo) Ucraina dovessero rimanere limitati. Gli aumenti sul Cbot si riflettono su Euronext Parigi, con la posizione novembre sui 203 €/t (più 3) e il franco porto di Bordeaux sui 206 €/t (più 4).

Mondo grano duro

Settimana travagliata all’insegna della volatilità. Inizio caratterizzato da stime di minore import asiatico, i listini si sono orientati al netto rialzo (più 5%), grazie ai dati di export (in aumento) Usa per il nuovo raccolto e alla conferma di un clima secco in Sudamerica, che avrebbe ridotto il secondo raccolto brasiliano e ostacola le semine del nuovo raccolto 2024/25. Anche il Sudafrica ha rivisto al ribasso i raccolti sia di mais giallo sia di mais bianco. In Ucraina si è cominciato a raccogliere. Prezzi Fob: l’Usa a 185 $/t, l’Ucraino 203 $/t, l’Argentino 183 $/t ed il Brasiliano a 192 $/t.

Per i cereali foraggeri domina l'incertezza, la soia estera riprende quota

Italia grano duro

Cereali foraggeri: si percepisce l’incertezza degli utilizzatori per la pandemia e le borse si mantengono sui livelli della scorsa settimana, con lieve aumento degli orzi su Milano (allineati a Bologna). L’orzo pesante vale un 206-209 €/t arrivo, i teneri sui 222-227 €/t arrivo e il sorgo bianco su Ager fermo a 202 €/t. Oleaginose: la soia italiana non si quota ancora, mentre l’origine estera si apprezza di un 10 €/t per un valore arrivo sui 435-438 €/t.

Europa grano duro

Cereali foraggeri: la Commissione europea ha abbassato le stime di produzione degli orzi, che restano comunque superiori al 2023; offerta di grano “feed” (per specifiche o tossine) che è sopra la media. Quotazioni deboli con offerta prevalente sulla domanda e minore domanda dai porti per destinazioni extra-Ue. Oleaginose: i prezzi della colza sono crollati su Euronext tra il 3 e il 4 settembre, sempre sulla scia depressiva della colza canadese, ma i rumors di una possibile indagine cinese sull'anti-dumping per l’origine nordmericana sta invertendo il corso. Su Parigi la posizione Novembre vale un 473 €/t (più 4), con il Fob Rouen nuovo raccolto sui 470 €/t; in salita il prezzo del girasole “alto oleico” a 480 €/t (più 5) reso S. Nazaire (Francia).

Mondo grano duro

Cereali foraggeri: nella sostanza non mutano i fondamentali dei foraggeri e si conferma una campagna con adeguata disponibilità, a soddisfare una domanda potenzialmente in calo sia in assoluto sia a causa della concorrenza orizzontale dal mais. Prezzi che si mantengono, con momenti di elevata volatilità dettata al rialzo dal “weather market” e al ribasso dall’incerta domanda asiatica. Orzo Fob Mar Nero a 185 $/t, l’australiano a 248 $/t; il grano SRW Fob Golfo a 211 $/t e l’ucraino 201 $/t. Oleaginose: lo scenario produttivo globale compensa i minori raccolti di colza/canola con la maggiore disponibilità di soia, ma a dare forza ai mercati c’è il ritorno della domanda asiatica preoccupata del clima siccitoso in Australia. Borse merci al rialzo, in attesa di maggiori informazioni sulla raccolta. Prezzi Fob: la soia Usa a 410 $/t, la brasiliana a 412 $/t e l’argentina a 413; la colza canadese Fob Vancouver a 472 $/t.

 

Grano duro, prezzi bassi e scambi ridotti al minimo - Ultima modifica: 2024-09-06T16:33:44+02:00 da Marco Pederzoli

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