Le prime rilevazioni di maggio hanno mostrato nei listini delle borse merci nazionali ulteriori segnali di debolezza nel mercato dei proteici, con nuovi ribassi settimanali per i semi di soia e per le farine proteiche. Unica eccezione la farina di colza, sostenuta da una ridotta offerta disponibile. Tra i cereali foraggeri, i prezzi dell’orzo sono tornati ad aumentare, per effetto di un’offerta in progressiva diminuzione con l’approssimarsi della fine dell’annata. Resta pesante, con pochi scambi, il mercato del grano tenero zootecnico e del sorgo.
La soia frena ancora
Frenano ancora i prezzi della soia, sia di origine nazionale (-8 €/t sulla piazza di Bologna) che di provenienza estera (-1,5 €/t). Nell’arco di due mesi le quotazioni hanno perso quasi il 15%. Appaiono intanto positive le prospettive sul prossimo raccolto: le stime della Commissione Europea proiettano la produzione del nostro paese oltre il milione di tonnellate, in crescita di oltre 100mila tonnellate rispetto al 2022.
La farina di soia arretra
Arretrano ancora i prezzi della farina di soia, condizionati oltre che dal calo della materia prima, dai ribassi delle quotazioni estere, in primis sulla Borsa di Chicago. Sul calo dei prezzi del prodotto di provenienza extra Ue continua inoltre a pesare anche il rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro. Sulla piazza di Bologna la farina proteica estera è scesa sui 505 €/t (franco arrivo), in calo di 10 €/t rispetto all’ultima settimana di aprile e dell’8% rispetto a dodici mesi fa.
Farina di girasole, ribassi generalizzati
Il segno “meno” continua a caratterizzare anche i listini della farina di girasole, con ribassi su tutte le principali piazze di scambio nazionali. A Bologna il girasole proteico si attesta ormai a ridosso dei 350 €/t (franco arrivo) mentre il girasole integrale è sceso sotto la soglia dei 290 €/t (franco arrivo). Rispetto allo scorso anno il calo è superiore al 10% per il girasole proteico e al 20% per quello integrale.
Farina di colza stabile
Mercato meglio tenuto per la farina di colza, anche per una minore offerta disponibile sul mercato. Prezzi stabili rispetto a fine aprile ma sempre lontani dai livelli dello scorso anno (-23% sulla piazza di Milano).
Orzi in ripresa
Tra i cereali foraggeri, in avvio di maggio sono tornati a registrarsi degli aumenti per gli orzi nazionali. A Bologna le quotazioni si sono riavvicinate ai 260 €/t (+5 €/t, franco arrivo), complice un’offerta in riduzione con l’avvicinarsi della chiusura della campagna. I prezzi attuali restano comunque più bassi di circa un terzo rispetto ai valori che si registravano dodici mesi fa.
Grano tenero, scambi limitati
Pochi scambi e movimenti nei listini del grano tenero ad uso zootecnico, con il prezzo medio quotato a Bologna che resta sopra i 260 €/t (franco arrivo). Da inizio anno, le quotazioni hanno perso il 20% circa del proprio valore.
Sorgo in discesa
Dopo il rallentamento di fine aprile, tornano a scendere i prezzi del sorgo nazionale, che si avvicinano alla soglia dei 270 €/t (franco partenza, Borsa Merci Bologna).