Grano tenero
Si registra un’ulteriore schiacciamento delle quotazioni tra le quotazioni dei grani di forza, che si confermano “invariati” e con buone caratteristiche ma elevata eterogeneità qualitativa tra lotti scambiati, e i “bianchi” e “misti”, poco offerti e in aumento di un 2-3 €/t. Lo scenario per l’origine nazionale resta incerto in attesa di collocare la produzione Italia nel contesto Centro Europeo (in fase di raccolta). I molini si orientano con acquisti “selettivi” all’origine nazionale, con interesse a portare le coperture al 2019. Invariati i grani di forza, con crescente attenzione alla raccolta Austro-Tedesca, sui 210-215 €/t arrivo; in ripresa i “bianchi”, attorno ai 203-205 €/t (+3), e i “misti” sui 198-200 €/t (+3).
Grano duro
Si continua a raccogliere ove il clima avverso ha rallentato la trebbiatura, con marcata variabilità di peso specifico tra lotti e con: chicchi “slavati” al Sud e “puntatura” al Nord. Il calo produttivo, rispetto alle attese, si conferma in molte aree ma sul mercato l’effetto è attenuato dalle coperture dei molini che per i duri “generici” restano ampie e senza problemi di ulteriore approvvigionamento; differente il discorso per i grani di “qualità” che al momento tengono bene la posizione, indirettamente supportati dal cambio dell’euro. Il “tipo Fino” invariato sui 230 €/t reso molino al Nord e un 240 €/t al Sud; regresso per gli “slavati” al Sud con Foggia che cede un 2 e/t per un prezzo arrivo tra i 205 e i 225 €/t.
Mais
I progressi colturali, grazie ad alternanza di precipitazioni e temperature estive, restano positivi e il quadro di mercato che si delinea resta lasso anche per l’alto livello di coperture dei mangimifici e notizie positive dalle origini EU e estere. Si continua a registrare una stasi degli scambi sia sul pronto (origini non Italia) che sul nuovo raccolto “any origin”. Le quotazioni del mais “generico” franco arrivo Nord sui 186-187 €/t (-1) con il premio per il mais “con caratteristiche” sui 2-4 €/t. Comunitario con caratteristiche attorno ai 188-194 €/t (+1) e estero Mar Nero stabile a 188-194 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose
Cereali foraggeri: in aumento gli orzi “pesanti”, per effetto domino dall’Europa, con prezzi che oltrepassano arrivo i 180 €/t con un più 2-3 €/t. Per i teneri, in assenza di prodotto locale, il mercato lo fa l’estero con un valore arrivo sui 170-172 €/t (+3) su Milano e l’Ager Bologna a 185 €/t (+2). Oleaginose: scenario mondiale meno teso anche per la situazione Usa-Cina, ma compensa l’euro debole. La soia nazionale quota arrivo sotto i 350 €/t (-2 €/t) e si avvicina molto all’estera sui 340-345 €/t (inv) reso destino.