Tutti i prezzi dei prodotti agricoli rilevati, e commentati, da Ismea sulle principali piazze italiane nell’ultima settimana.
Animali vivi, carni fresche, cereali e derivati, derivati di colture industriali, foraggi e alimenti per il bestiame, latte e derivati, oli e grassi vegetali, semi oleosi, uova fresche e in guscio, vini.
AVICUNICOLI
Si conclude una settimana molto simile alla precedente, con prezzi in aumento per polli e tacchini, ancora cali per conigli e uova e un invariato per gli altri prodotti a listino. Il buon andamento dei polli è imputabile per lo più alle continue richieste di polli vivi, frutto di buone vendite del macellato. I bianchi pesanti fanno da traino, seguiti in misura minore dai gialli. Ancora una settimana equilibrata per le galline, sebbene questo non sia per loro il periodo migliore; il clima fresco di questi giorni ha contribuito a qualche vendita in più al mercato italiano. Stabile anche la situazione delle faraone, probabilmente frutto di una buona programmazione negli allevamenti. La richiesta di tacchini, sia sul lato del vivo che del macellato sembra tenere e le previsioni negative di qualche settimana fa per ora sembrano essere lontane. Continuano a registrare ribassi i conigli che tuttavia, si sono semplicemente riposizionati a livelli più congrui per il periodo attuale. Il mese di maggio non è favorevole al consumo di uova per cui si sono registrati cali considerevoli in base a consumi ridotti.
BOVINO
L’andamento del mercato ha sostanzialmente replicato quello della settimana scorsa, con i vitelli baliotti ancora in deciso aumento su tutte le piazze monitorate; i rialzi più rilevanti si sono registrati al mercato di Montichiari e alla Borsa Merci di Modena. In commissione a Padova sono risultati in leggero calo i vitelloni Charolaise. Sempre vivaci e con scambi regolari i mercati piemontesi. Nel comparto delle carni a Modena sono risultati cedenti i vitelli da macello, con conseguente calo di mezzene e busti. Stazionari gli altri tagli.
CEREALI
Nella terza settimana di maggio si conferma la dinamica flessiva dei prezzi del frumento duro nazionale, con le ultime indicazioni sul livello quantitativo del prossimo raccolto, previsto in crescita in particolare in Canada e USA, che non lasciano immaginare un’inversione di tendenza nei prossimi mesi. Mercato calmo e listini poco mossi per il grano tenero e per tutti i cereali ad uso zootecnico. Relativamente ai semi di soia, nel periodo in esame è stato rilevato un assestamento al ribasso delle quotazioni medie in tutte le piazze di riferimento; anche a Chicago le scadenze più prossime dei future sono risultate in lieve flessione.
CASEARIO
Gli scambi dei due formaggi grana a denominazione, Grana Padano e Parmigiano Reggiano, si sono mantenuti buoni nel corso della settimana, mantenendo comunque invariate le quotazioni rilevate su tutte le piazze. Si segnalano per il Grana Padano Dop, solo a Cremona e limitatamente alla produzione 9 mesi, adeguamenti al rialzo di 5 centesimi, equiparando di fatto i prezzi alla piazza di Mantova (6,25 euro al chilo). Ancora in aumento zangolato e burro con andamenti decisamente positivi nelle quotazioni, che registrano aumenti di 10 centesimi al chilo sulle piazze emiliane, ad eccezione della Borsa di Modena che in apertura di settimana registrava l’invariato. Nello specifico la quotazione dello zangolato raggiunge ora quota 3,28 euro al chilo a Reggio Emilia e Parma e 3,50 euro al chilo a Mantova dove su quest’ultima anche il burro Cee aggiunge altri 10 centesimi, toccando quota 5,45 euro al chilo. Alla stessa stregua, anche Cremona vede incrementare i listini del pastorizzato, chiudendo le contrattazioni a 4,70 euro al chilo.
SUINO
Per il mercato dei suini si conferma una flessione generalizzata della domanda che sta riguardando indifferentemente tutti i comparti. I suinetti da allevamento confermano l’andamento ribassista della domanda, con quotazioni in calo su tutte le principali piazze, con la sola eccezione per le taglie da 50/65Kg che restano invariate. Situazione pesante anche per i suini da macello e le scrofe che fanno registrare su base tendenziale, un calo rispettivamente del 27.3 % e del 17,3 %. Il mercato in questa fase è penalizzato in particolare dall’andamento ancora negativo dei prezzi delle cosce fresche, in particolare per quelle destinate alle produzioni tipiche. La rilevazione della CUN per la prossima settimana conferma la pesantezza del mercato dei tagli con le cosce destinate ai DOP ancora in calo, come pure spalle e trito.
OLIO
Nella terza settimana di maggio nuovi ribassi hanno caratterizzato il mercato nazionale dell’olio d’oliva. Le contrattazioni sulle piazze calabre hanno confermato un certo interesse nei confronti degli extravergini di oliva. Sulle stesse piazze diversamente si è osservato un trend flessivo per il lampante, mentre stabile è risultato il vergine. Un ulteriore calo generale si è registrato per le quotazioni sulla piazza di Gioia Tauro. Mercato invariato quello monitorato sulle piazze pugliesi per tutte le tipologie a listino. In leggerissima flessione anche gli oli DOP di origine abruzzese e calabra, per assestamenti di prezzo. IGP stabili; mediamente in calo il comparto degli oli di oliva rettificati (rettificato di oliva e di sansa).
VINO
In questa settimana lievi ritocchi hanno caratterizzato il mercato nazionale del vino. Quotazioni mediamente in flessione per i bianchi comuni, causa assestamenti al ribasso osservati sulla piazza di Lugo. In minimo calo anche i rossi. Listini invariati per i vini IGT bianchi, in lieve rialzo i rossi e rosati.