Prezzi nazionali e mondiali a confronto (dal 29 ottobre al 4 novembre)

Frumento tenero, le quotazioni si consolidano

Italia

Dopo settimane di tensione per la ridotta offerta e la perdurante incertezza sulle piazze europee molto condizionate dalle borse Usa, la domanda torna ad avere più di un’alternativa e le piazze del Nord consolidano le quotazioni col rischio di indebolimento a breve se i grani del Centro Eu27 confermeranno una certa debolezza. Le ultime aggiudicazioni di certificati a dazio ridotto, introducono l’arrivo di merce estera e dal Mar Nero.

Duro in flessione

Italia

Il cambio valutario e l’attesa inversione di tendenza dei prezzi sia a livello comunitario che internazionale (canadesi molto aggressivi) hanno condizionato la piazza di Bologna (3 €/t) vanificando parte degli ultimi aumenti. L’offerta non incontra la domanda oggi coperta e sempre più interessata a estendere le scorte con grani esteri. L’utilizzo dei certificati d’importazione a dazio ridotto consente l’entrata di grano non Eu27 a prezzi nettamente competitivi.

Mais, quotazioni stabili

Italia

Situazione di fermezza del mercato legata all’aumento generalizzato di tutti cereali. Dall’Europa si respira aria attendista e l’offerta è cauta a immettere prodotto in un contesto rialzista. Sulle borse del Nord si registrano da settimane listini in aumento di un 45 €/t in presenza di minimi volumi scambiati: fino a quando?

Cereali foraggeri e oleaginose

Italia

Cereali foraggeri: nessun segnale di rilievo. L’influenza trasversale dell’andamento fiacco del mais congela di fatto le quotazioni dei cereali foraggeri sui livelli della scorsa settimana. Dopo qualche positivo segnale d’interesse la domanda torna attendista e alla giornata.

Oleaginose: tenuta per la soia che cala di un nulla mentre si registra una certa una ripresa del girasole.

Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.
Per abbonarsi: http://www.agricoltura24.com/agricoltura/p_1076.html