Segnali di risveglio per il grano duro, continua l’ascesa del mais

grano duro
L'orzo intanto rallenta la sua corsa al rialzo, mentre si registrano ancora aumenti per il sorgo. Nessuna variazione di rilievo per la soia

Grano duro, i listini si consolidano

Italia grano duro

La situazione resta stabile per i grani “Fino”, con segnali di ripresa per i mercantili al Sud, che si combinano con una maggiore richiesta in prezzo degli importatori per le origini estere. La riapertura post festività è stata con poche variazioni sia di quotazione sia di fondamentali, in attesa di capire meglio le prospettive globali sul secondo semestre di campagna e sui progressi del nuovo raccolto, dove resta il calo di superfici. La disponibilità di prodotto nazionale si riduce e questo consolida i prezzi. Il duro “Fino” nazionale si conferma sui 330 €/t arrivo, con i mercantili sui 280-315 €/t e le alternative estere (canadese) in salita per l'effetto del dollaro, con prezzi che tornano a premio sul “Fino” Italia.

Europa Terra e Vita

Dalla Francia si conferma la contrazione delle superfici seminate di un 4% rispetto all’annata precedente; condizioni in campo del nuovo raccolto generalmente soddisfacenti, con recenti piogge nel Sud della Spagna che mantengono in ottime condizioni le colture (superfici simili al 2023). Scambi molto limitati e quotazioni in Spagna (Andalusia) in aumento di un 10-15 €/t rispetto ai valori pre-festività. Il recente rafforzamento del dollaro dà sostegno ai prezzi sia sul pronto sia in prospettiva. Per qualità molitoria l’origine comunitaria si riposiziona sui 310 €/t Fob Spagna con specifiche “tipo Fino” e proteina sul 12%, con simili valori per la Francia.

Mondo Terra e Vita

Scenario che sconta la chiusura dei laghi (tendenza rialzista), la poca propensione alla vendita dei produttori nordamericani e il ritorno della domanda verso l’export. La riapertura vede un mercato più in tensione in Canada, in attesa di comprendere come si posizionerà l’offerta dalle altre origini. Se i prezzi dovessero salire dovrebbe ritornare sul mercato l’origine Turchia (al momento ancora attendista e in ritardo sull’export previsto). Le ultime aste nordafricane sono state aggiudicate sui 340 $/t reso Cif Mediterraneo. Il rafforzamento del dollaro ha portato al rialzo l’equivalente in €/ton.

Grano tenero, prosegue il trend rialzista

ItaliaTerra e Vita

La prima settimana dopo le festività ha visto proseguire la tendenza rialzista per i grani panificabili sia sulla piazza di Milano (più 2 €/t) sia su Bologna (più 4 €/t), con segnale di ripresa per i grani di forza su Ager (più 2 €/t). Scambi nella media, con i molini che mantengono le coperture e l'offerta “any origin” al momento adeguata per tutte le classi. Il nuovo raccolto si presenta in buone condizioni, con la conferma di superfici principalmente investite a grani di forza e disponibilità in calo per i panificabili classe 3 (o “misti”) nazionali raccolto 2024. Le alternative comunitarie “panificabili” restano sui 255-260 €/t arrivo, con i grani di forza tra i 320 e i 330 €/ arrivo; “spring” nordamericani stabili su valori pre-festività di 330 €/t.

Europa

Sulle piazze si registra un riposizionamento dopo le chiusure contabili di fine anno, con riflessi dalla perdurante incertezza geopolitica (Mar Nero) e commerciale (effetto trasversale dalle scelte Usa). Mercato che resta tenuto sui grani “milling” e attento all’evoluzione climatica in centro Europa, dove si riportano eccessi idrici in alcune aree della Francia. Domanda ritrovata dopo la pausa, con gli acquisti a mantenere le coperture in essere e la richiesta dai porti. Prezzi in lieve ribasso su Euronext Parigi, con residua volatilità giornaliera. La posizione Marzo vale un 230 €/t (meno 3), con il “panificabile” pronto reso porto di Rouen a 226 €/t (meno 10).

Mondo

Attesa per i nuovi dati Usda, che darebbero un trend ribassista alle quotazioni internazionali. Scambi che generalmente si posizionano in calo su tutti i paesi esportatori, a fronte di una domanda presente ma ancora attendista. Da Argentina e Australia le prospettive restano favorevoli e l’insieme delle notizie a livello globale, a oggi, stabilizza i mercati dopo la volatilità dei giorni scorsi. Ultime quotazioni per l’origine Russia a 237 $/t per il milling 12,5% pro; dall’Ucraina l’11,0% pro a sconto di un 10 $/t. Sale l’attesa per l’evoluzione del conflitto russo-ucraino e i possibili dazi Usa in aggiunta al cambio €/$ oggi favorevole all’export dalle origini euro.

Il mais si conferma vivace

Italia Terra e Vita

Sulle piazze si conferma la tendenza al costante rialzo con ulteriori aumenti di 2 €/t. I valori per il mais con caratteristiche si mantengono molto prossimi al tenero e agli orzi, consolidando di fatto una situazione (storicamente) anomala. Offerta che è principalmente dai rimpiazzi comunitari ed esteri, ancora condizionati dai fattori di instabilità geopolitici e valutari. La costosa logistica su rotaia resta un fattore a supporto. Il mais con caratteristiche si posiziona sui 250 €/t reso Borsa di Milano e 256 €/t reso Borsa di Bologna. Il “generico” conserva uno sconto di 18-20 €/t; comunitari ed esteri a fare tendenza con aumenti speculari all’origine nazionale.

Europa grano duro

L’equilibrio si orienta verso uno scenario di mercato con offerta prevalente sulla domanda. Il prezzo del mais al momento non attrae maggiore domanda zootecnica e l’attesa per un secondo semestre condizionato dalla crescente pressione delle alternative sud e nord americane raffredda gli scambi, con quotazioni altalenanti ma mediamente agli stessi livelli di fine 2024, grazie al supporto valutario di un dollaro US forte. Sulla piazza a termine Euronext di Parigi il “future” di Marzo 2025 vale un 210-211 €/t (inv.), con segnali di incertezza in attesa del nuovo report Usda; il reso franco porto di Bordeaux “pronto” vale sui 213 €/t (meno2).

Mondograno duro

Le riaperture, alla pari delle quotazioni a termine, restano incerte in attesa di maggiori dettagli sullo stato delle colture in Argentina (clima secco) e della conferma della produzione Usa. Il salto d’anno e la prima settimana del 2025 sono state all’insegna della giornaliera fluttuazione anche per l’attività dei fondi e delle chiusure di parte delle posizioni speculative in essere. L’attesa degli operatori resta per un mercato senza particolari tensioni nonostante la conferma di stime per forte richiesta bioenergetica.

Orzo in frenata, ancora stop per la soia

Italia  grano duro

Cereali foraggeri: dopo i recenti rialzi l’orzo rallenta, mentre restano in aumento il sorgo (più 5 €/t) e i teneri (più 2 €/t) in un contesto di ripresa degli scambi e con il supporto trasversale del mais (e cambio €/$). L’orzo pesante resta sui 254 €/t arrivo, il sorgo sale a 245 €/t e i teneri sui 257-260 €/t. Oleaginose: la soia nazionale resta ferma ai valori pre-festività di un 430 €/t reso destino, mentre l’origine estera scende di un 5 €/t nonostante il (rialzista) cambio valutario.

Europa Terra e Vita

Cereali foraggeri: l’orzo tiene le posizioni, ma nel complesso resta poco competitivo in prezzo e tende a perdere percentuali nelle diete zootecniche; teneri che mostrano segnali di debolezza per poca richiesta locale e minore domanda dai porti (soprattutto francesi) causa la scarsa competitività in prezzo rispetto alle alternative Mar Nero. Oleaginose: la colza trova sostegno dal prezzo del petrolio e dalla domanda bio-energetica e del settore oleario, ma le prospettive a breve restano ancorate anche alla soia (debole) e alla canola (in calo per debolezza del dollaro locale rispetto allo Usd). Su Parigi la posizione Febbraio ’25 torna sui 540 €/t (più 25), con l’Agosto (nuovo raccolto) sui 490 €/t (più 20) e il Fob Rouen sui 530 €/t (più 18); il girasole “alto oleico” a S. Nazaire (Francia) invariato a 630 €/t.

Mondo grano duro

Cereali foraggeri: il rallentamento degli scambi porta al ribasso i mercati, con prospettive di continuità con la crescente pressione dei raccolti di grano e orzo australiano e argentino ad appesantire uno scenario che vede la domanda globale presente ma interessata a coprire posizioni future a sconto rispetto al pronto. Oleaginose: la soia ha andamento fluttuante sotto la spinta delle attese per un raccolto record in Brasile, in parte compensate dall’incertezza sulle politiche commerciali Usa. Attesa per le previsioni Usda. In regime di possibile debolezza dei mercati delle oleaginose, la domanda asiatica ha rallentato ma è attesa tornare a breve.

Segnali di risveglio per il grano duro, continua l’ascesa del mais - Ultima modifica: 2025-01-10T17:40:20+01:00 da Marco Pederzoli

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