Grano tenero
Si registra qualche interesse per i “bianchi”, o classe 2 Ager Bologna, che tengono bene la posizione sul mercato; differente per i teneri di forza “tipo Bologna” e i misti rossi che non trovano adeguata richiesta e, per i misti, pressione dalle alternative EU ed estere. In presenza di offerta eccedente, i molini mantengono senza affanno adeguate scorte e trovano sul mercato “pronto” il complemento agli utilizzi della settimana con ampia scelta di qualità e origini. I prezzi si congelano per il “tipo Bologna” sui 220-225 €/t arrivo, con i “bianchi” a 215-220 e i “misti” poco sopra i 210 €/t. Comunitari invariati e grani “spring” in lieve flessione valutaria.
Grano duro
Ulteriore settimana di calma con scambi regolari ma senza alcuna pressione da parte della domanda che mantiene scorte sufficienti di grani di qualità per gestire l’utilizzo di un raccolto nazionale 2018 che, soprattutto al Sud, presenta caratteristiche merceologiche medio-basse. È ben presente l’offerta locale per le varie classi merceologiche a livelli di prezzo che da Nord a Sud restano invariati da settimane a sottolineare la staticità del mercato. Al momento arrivi di prodotto estero e comunitario stabilizzano ulteriormente il mercato con il “tipo Fino” proteico che da Foggia a Milano vale sempre un 225-230 €/t reso molino; i lotti con presenza di “slavati” e tenore proteico medio-basso scontano un 10 e i 25 €/t.
Mais
Ulteriore settimana di calo “simbolico” che ben inquadra le prospettive di un mercato che vede ampie scorte e altrettanto adeguata offerta sul pronto-medio termine a completare i fabbisogni del settore zootecnico. Offerta di nazionale, comunitario ed estero ben presenti a fronte di una domanda spesso inadeguata congelare le quotazioni che cedono di 1-2 €/t. La filiera del latte limitare i cali ma al momento non riesce a stabilizzare i prezzi con il “generico” su Bologna e Milano tra i 180 €/t (-1) e i 184 €/t (-2) arrivo; il mais “con caratteristiche” tra i 183 e i 186 €/t. Comunitario “con caratteristiche” ed Ucraino a premio sul nazionale tra i 5 e i 7 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali foraggeri: l’influenza depressiva orizzontale del mais si ripercuote sul comparto, con la sola eccezione per quegli utilizzi zootecnici a “premio” che impongono l’uso di sorgo e orzo. Pesantezza sulle borse con prezzi invariati che, per l’orzo pesante, sono sui 189-192 €/t arrivo (inv) e per i teneri, “any origin”, sui 200 €/t reso destino; il sorgo bianco reso destino tra i 190 €/t di Bologna (-1) e i 193 €/t di Milano (inv.). Oleaginose: NQ la soia nazionale, il mercato quota l’estero (cedente) per un prezzo arrivo tra 327 €/t di Bologna e 330 €/t di Milano.