Ha fatto tappa ieri (18 maggio) a Poggio Renatico (FE), presso la Tenuta La Pioppa, il tour che ha attraversato l’Italia per mostrare le prove agronomiche e campi varietali, promossi dalla sinergia di Cai, Sis e Ibf. Le tre eccellenze del settore agroalimentare italiano, nel corso della giornata hanno illustrato le caratteristiche agronomiche relative alle singole varietà esposte, con un focus particolare dedicato alle tecniche utilizzate a livello agronomico per migliorare l’efficienza in campo.
Claudio Cristiani, responsabile del settore Ricerca e Sviluppo del Cai, ha illustrato i protocolli di protezione e nutrizione messi in campo per la coltivazione dei cereali. «Partire da una buona base è fondamentale, per questo motivo è necessario sostenere la coltura fin dai primi stadi del suo sviluppo - ha detto Cristiani -. In questo modo si avrà un migliore approfondimento dell’apparato radicale che sosterrà la coltura in maniera più efficiente, consentendole di resistere a fenomeni siccitosi, migliorando le performances produttive».
Mai allentare la guardia
L’annata agraria 2021, caratterizzata da un inverno siccitoso e un ritorno di freddo primaverile, sta mettendo a dura prova le coltivazioni di cereali su tutto il territorio italiano, sottoponendo le colture a intensi stress abiotici. Di contro le principali patologie di carattere biotico, proprio per il basso tenore di umidità e di temperature, stanno avendo uno sviluppo piuttosto contenuto. La lotta alle principali patologie è comunque imprescindibile per l’ottenimento di un prodotto di qualità; septoriosi, ruggini e fusariosi vanno contrastate da subito per evitare che si sviluppino pregiudicando la qualità commerciale delle cariossidi. Cristiani ribadisce che è sempre consigliato utilizzare combinazioni in miscele di famiglie chimiche diverse per evitare l’insorgere di fenomeni di resistenze. «Nei nostri protocolli – afferma - solitamente sono presenti Strobilurine, Triazoli e SDHI, e oltre al contrasto alle resistenze, si osserva anche un effetto sinergico nell’utilizzo di queste miscele, amplificando la loro capacità di protezione nei confronti delle colture».
Attenzione per il biologico
Un cenno particolare va fatto al rinnovato interesse che la cerealicoltura italiana sta rivolgendo nei confronti della coltivazione con metodo biologico. Sempre più aziende, infatti, si stanno orientando verso metodi di produzione maggiormente attenti all’ambiente. Cristiani ha illustrato gli importanti risultati sin qui ottenuti mediante l’impiego di Coveron, un inoculo micorrizico contenente Rhizoglomus irregulare, Funneliformis mosseae, Trichoderma atroviride e batteri della rizosfera, formulato per la concia industriale liquida dei semi di cereali autunno-vernini, può essere impiegato in agricoltura biologica e protegge la cariosside e la plantula con performances del tutto paragonabili alle conce di tipo tradizionale.
Il ruolo della genetica
La partita in campo, oltre che con la nutrizione e la difesa, si gioca anche con la genetica, e per saggiare la risposta delle numerose varietà presenti nel portafoglio della Sis, sono organizzate prove varietali su tutto il territorio nazionale, “da Venezia a Caltagirone”. In questo modo è possibile saggiare le risposte e le potenzialità produttive esprimibili dei genotipi alle più variabili condizioni pedoclimatiche presenti sul nostro territorio.
Nelle prove varietali svolte presso la Tenuta La Pioppa sono presenti, accanto ai best seller come Claudio e Marco Aurelio, anche varietà più giovani che promettono ottime caratteristiche produttive dal punto di vista quantitativo e qualitativo. La ricerca nel campo della selezione varietale, proprio per l’interesse nella riduzione di input relativi alla difesa menzionati precedentemente, sta rivolgendo gli sforzi verso l’individuazione di varietà sempre maggiormente resistenti agli stress abiotici e biotici. Per questi ultimi, in particolare, si ricercano caratteristiche che siano in grado di contrastare ruggini, mosaico e fusariosi.
L’importanza delle operazioni agronomiche
Per massimizzare gli effetti di un’ottima genetica, protocolli di nutrizione e difesa, è indispensabile utilizzare altrettanta cura nelle operazioni agronomiche rd è qui che entra in capo Ibf, società che eroga servizi di agricoltura di precisione, nata da una sinergia tra Ismea e Bonifiche Ferraresi.
Marco Vidale di Ibf ha spiegato: «Si tratta un progetto con obiettivi strategici: il miglioramento della competitività dell'agricoltura italiana, l'incremento della qualità, la riduzione dei costi, la sostenibilità degli impatti ambientali». Grazie alle tecnologie che ibf mette a disposizione delle aziende agricole è possibile monitorare le esigenze delle colture, prendendo in considerazione una pluralità di dati e di fattori molto vasta, elaborando una risposta della massima efficacia riducendo, allo stesso tempo, gli input esterni alle reali necessità, massimizzando l’effetto e riducendo gli sprechi, a tutto vantaggio della sostenibilità sia ambientale che economica.
Riconoscimento delle eccellenze
È intervenuto anche Mauro Tonello presidente di Sis, che ha ricordato: «È fondamentale sostenere la filiera della cerealicoltura italiana, dai produttori di mezzi tecnici al lavoro dei campi. I frumenti italiani sono di grande pregio e qualità, ma sono minacciati dalla stagnazione dei prezzi di mercato, bisognerebbe uscire dalla logica di prezzo del “sempre meno” e andare in contro al giusto riconoscimento delle nostre eccellenze, al fine di sostenere il processo produttivo».