Mais, rapporto Ismea: troppo import, situazione critica

    Problemi di autoapprovvigionamento per il prodotto di questa coltura. Negli ultimi venti anni le importazioni sono cresciute in maniera molto consistente

    L'esame del grado di autoapprovvigionamento, dato dal rapporto tra la produzione agricola e i consumi, evidenzia un risultato particolarmente critico per mais e soia, produzioni per le quali negli ultimi venti anni sono cresciute in maniera molto consistente le importazioni. Nel caso del mais, infatti, si è passati dalla sostanziale autosufficienza dei primi anni 2000 a poco più del 40% nel 2022.

    Trend simile per per la soia, il cui tasso si è ridotto negli ultimi venti anni scendendo al 32% nel 2022.

    Lo segnala Ismea, analizzando in particolare il caso della prima delle due produzioni, nel suo recente rapporto “La filiera del mais: struttura, criticità e impatto della Pac 2023-27”. Uno studio che, con il consenso dello stesso istituto, rendiamo consultabile qui: Filiera_mais_e_impatto_Pac_2023-27_9marzo2023

    Il rapporto Ismea non si limita a fotografare lo status quo. Ma si interroga anche alla possibile evoluzione futura di questa situazione critica: “Per il 2023 si prospetta una situazione produttiva molto critica, replicando potenzialmente gli esiti già molto deludenti del 2022. Infatti, le intenzioni di semina dell’Istat sulle superfici investite a mais da granella nel 2023 indicano un ulteriore calo del 6% annuo; ipotizzando, inoltre, rese ad ettaro in contrazione in conseguenza degli eventi siccitosi evidenti già da questo inverno, si potrebbe registrare molto verosimilmente una ulteriore flessione dei raccolti”.

    I prezzi

    Dalle superfici ai prezzi: dopo anni di sostanziale stabilità dei prezzi della granella di mais, continua Ismea, “nel 2021 e 2022 i listini sono aumentati a causa della forte ripresa post pandemica e del conflitto tra Russia e Ucraina. Sulla base degli attuali dati di mercato, nei prossimi mesi si prospetta che i prezzi rimangano ancora sostenuti, sia per una generalizzata minore offerta di granella a livello internazionale, sia per le incognite di carattere geopolitico”.

    Ismea poi ricorda la risposta del governo: “A fronte delle strutturali criticità della filiera, che probabilmente si acutizzeranno nel 2023, il Masaf ha istituito il fondo per la competitività delle filiere (DM n. 3432 del 3 aprile 2020, modificato dal DM n. 9344656 del 27 novembre 2020 e dal DM del 2 febbraio 2022) concedendo un aiuto di 100 euro per ogni ettaro coltivato a mais, nel limite dei 50 ettari coltivati e nel rispetto delle regole del de minimis alle imprese agricole che abbiano sottoscritto Contratti di filiera di durata almeno triennale”.

     

    Mais, rapporto Ismea: troppo import, situazione critica - Ultima modifica: 2023-03-11T13:49:38+01:00 da Giorgio Setti

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