Pomodoro da industria, al Nord depositati 125 contratti. Allarme siccità

    pomodoro da industria
    Quantitativi in linea con gli accordi sottoscritti. La campagna procede senza particolari problemi ma c'è preoccupazione per la carenza di precipitazioni

    Le organizzazioni dei produttori agricoli e le imprese di trasformazione del Nord Italia hanno stipulato 125 contratti per la coltivazione e il conferimento del pomodoro da industria durante la campagna 2022. Lo rende noto l'Organizzazione interprofessionale con una nota. I contratti, come convenuto tra le parti, sono stati trasmessi all'Oi del Nord Italia per le verifiche di coerenza degli stessi con i requisiti fissati dal contratto quadro dell'area Nord Italia, sottoscritto il 12 aprile scorso da Op e industria. L'esito delle verifiche condotte dall'interprofessione ha confermato la rispondenza dei singoli contratti aziendali ai requisiti stabiliti dal Contratto d'area. La materia prima contrattata risulta in linea con le richieste delle industrie e del mercato nazionale e internazionale. Il pomodoro biologico conferma i quantitativi dello scorso anno.

    «Nonostante le incertezze del momento, l'attrattività di altre colture e gli aumenti dell'energia e dei mezzi tecnici la filiera del pomodoro da industria del Nord Italia conferma anche per il 2022 il suo potenziale produttivo e la capacità di fare squadra – dichiara il presidente dell’Oi Pomodoro Nord Italia Tiberio Rabboni –. La produzione 2022 se non sarà intaccata dalle sempre possibili anomalie climatiche e dalla siccità potrà confrontarsi positivamente con le potenzialità dei mercati. A proposito della gravissima siccità in atto ci siamo fatti parte attiva con le Regioni del Nord Italia per chiedere, in attesa dell'attuazione delle soluzioni strutturali per una maggiore disponibilità irrigua, una revisione razionale della gestione del Deflusso Minimo Vitale dei fiumi e torrenti  per conciliare, in presenza di disponibilità idrologica contenuta, i diversi fabbisogni prioritari. La recente autorizzazione della Regione Emilia-Romagna al prelievo in deroga dal fiume Trebbia nei comuni di Rivergaro e Gazzola in provincia di Piacenza è un positivo segnale in questa direzione».

    Crisi idrica, si confida nei fondi Pnrr per gli invasi

    Nel Nord Italia i trapianti in campo delle piantine sono partiti nei mesi primaverili e si  concluderanno entro il mese di giugno. La campagna di raccolta inizierà invece nella seconda metà di luglio, dando il via alla trasformazione all'interno degli impianti dell’industria fino alla fine del mese di settembre. Il cambiamento climatico sta portando gravi ripercussioni su tutta la produzione agricola a causa degli eventi estremi ed in particolare della scarsità della risorsa idrica.

    La crisi idrica si è già fatta sentire già nei mesi scorsi e, con molta probabilità, si acutizzerà nei mesi estivi. La criticità idrica riguarda, oltre ai corsi d’acqua di derivazione appenninica, anche il fiume Po, le cui portate osservate nel trimestre febbraio-aprile 2022 sono risultate complessivamente confrontabili con le medie dei dati estivi del periodo giugno-agosto. Per questo motivo Oi Pomodoro Nord Italia, in rappresentanza di un settore che nel territorio di competenza genera valore al consumo di oltre due miliardi di euro è da tempo impegnata a sostenere la realizzazione con i fondi Pnrr e Piano Irriguo Nazionale dei progetti dei Consorzi di Bonifica che possono ampliare lo stoccaggio e la disponibilità irrigua nei territori più problematici.

    Pomodoro da industria, al Nord depositati 125 contratti. Allarme siccità - Ultima modifica: 2022-06-15T17:06:44+02:00 da Redazione Terra e Vita

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