Fumata grigia, tendente al nero alla riunione del tavolo per la definizione del contratto quadro del pomodoro da industria del Nord Italia. La parte agricola lamenta una proposta economica simile a quella della passata stagione "troppo slegate dalla situazione attuale che vede un mercato mondiale tonico, con richieste in aumento e superfici in forte riduzione in tutti i principali Paesi nostri competitor, dove peraltro i contratti quadro si sono chiusi con aumenti del prezzo di riferimento del 20-25% rispetto al 2021” rileva Confagricoltura Piacenza. Sulla stessa linea Coldiretti Emilia-Romagna che invita le parti a trovare un accordo il prima possibile. Secondo le regole dell'Organizzazione interprofessionale, il contratto era da sottoscrivere entro il 28 febbraio. La parte industriale ha proposto un incremento di 2 euro alla tonnellata rispetto al 2021, quindi 94 €/t, mentre la parte agricola non intende accettare proposte sotto i 100 €/t.
Gasparini, Confagricoltura: «Costi alle stelle, valutiamo altre colture»
«Con costi di produzione aumentati di 1.200 euro a ettaro rispetto allo scorso anno, una situazione geopolitica che spingerà ancora oltre sia i costi del gasolio che dei fertilizzanti, ammesso che siano reperibili, va davvero ben ponderata la possibilità di programmare colture alternative, che in questo momento garantiscono ottimi contratti e risultano decisamente meno impegnative sia sotto il profilo dei costi de dell’impegno. Non ultimo, si profila una stagione siccitosa – avverte il presidente di Confagricoltura Piacenza Filippo Gasparini –. Dopo tanti sforzi gli agricoltori non potrebbero davvero permettersi di avere una campagna compromessa dalla mancanza d’acqua. Alla luce di quanto considerato – continua Gasparini – siamo profondamente convinti di fare l’interesse degli associati invitando tutti a seguire scrupolosamente la programmazione indicata dalle Op anche nel momento in cui l’indirizzo fosse quello di contenere le superfici per evitare gravi perdite economiche derivanti dall’applicazione della proposta avanzata dalla trasformazione di fatto irricevibile e tale da minare la stabilità delle imprese».
Coldiretti: fare presto a trovare un accordo
Coldiretti ribadisce l'urgenza di sottoscrivere in tempi brevissimi l’accordo quadro per il prezzo del pomodoro da industria. "Un accordo che salvaguardi la redditività delle aziende agricole con un prezzo adeguato e al di sopra dei costi di produzione" chiede l'associazione.
"Stiamo attraversando un periodo economico e sociale che non ha precedenti – ragiona Coldiretti – con un aumento senza eguali dei costi di produzione, con le imprese agricole costrette ad affrontare rincari vertiginosi per tutte le operazioni colturali e con la preoccupazione di una difficile gestione delle risorse idriche per il perdurare del clima siccitoso. Per la filiera del pomodoro – continua Coldiretti – esiste il concreto rischio che questi continui ritardi nella trattativa causino incertezza e inducano le aziende agricole a scelte colturali diverse, con un minor costo di produzione e margini economici soddisfacenti".